Il deputato del M5s Giuseppe d'Ippolito, membro della commissione Ambiente della Camera, torna sulla situazione dei rifiuti in Calabria, che ritiene «sempre più critica, mentre - continua - con rara ingenuità l'assessore regionale Antonella Rizzo ne addossa le colpe addirittura al Comune di Roma, che sconta la grave mancanza di impianti e programmazione della Regione Lazio, a guida Pd come la Calabria».


Venerdì 15 febbraio, con un'interpellanza urgente, il parlamentare - annuncia - chiederà al presidente del Consiglio e al ministro di competenza, Sergio Costa, di valutare «l'ipotesi di avviare le procedure volte al commissariamento della Regione Calabria» per la gestione del settore, che rischia - si legge nello stesso atto - «di bloccarsi completamente, con ogni intuibile conseguenza d'ordine sanitario e d'ordine pubblico».


Nel mirino del deputato 5stelle è finita anche la legge numero 5/2019 della Regione Calabria, con la quale per trattare i rifiuti è stato introdotto un regime transitorio di affiancamento di Comuni e Ambiti territoriali, «che - precisa D'Ippolito - dal gennaio scorso devono invece, secondo le norme vigenti, sopportarne i carichi amministrativi e finanziari, pur se ad oggi non pronti per colpa dell'improvvisazione cronica del governatore Mario Oliverio».


Secondo il parlamentare del M5s, questa legge regionale violerebbe più norme in materia ambientale: sui piani regionali, sull'organizzazione territoriale del servizio di gestione integrata dei rifiuti e sullo schema tipo del contratto di servizio. D'Ippolito, quindi, domanderà al governo «se non ritenga, per ripristinare la corretta gerarchia delle fonti, di disporre l'impugnativa della legge numero 5/2019 per conflitto di competenza».