In vista, interventi urgenti di pulizia dei corsi d’acqua nei centri abitati della Città metropolitana. Le allerte meteo che stanno riguardando anche il nostro territorio riaccendono il tema della prevenzione che cittadini vigili, come ad esempio quelli del comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori di Reggio Calabria, avevano già sottoposto all’attenzione delle istituzioni lo scorso mese di settembre, chiedendo la pulizia della foce del torrente Calopinace occupata da vegetazione e canneti, salvo poi restare coinvolti nell’immancabile rimpallo di responsabilità tra l’ente interpellato e la stessa Città Metropolitana, con riferimento alle competenze sui tratti di torrente urbanizzati.

Il bando della Città Metropolitana

Una situazione ad oggi ancora controversa, che fa il paio con una programmazione sistematica di interventi di manutenzione che ancora manca e con una «particolare conformazione delle foci dei nostri torrenti la cui scarsa pendenza non favorisce il deflusso, richiedendo una maggiore attenzione alla pulizia e all’assenza di ostacoli, ossia di cumuli di detriti e folta vegetazione», ha spiegato Enzo Postorino, il geologo del comune di Reggio Calabria. Intanto, però, la Città metropolitana, con un bando appena pubblicato in scadenza a fine mese, destina la somma di 500mila euro, liberata con l’approvazione in Consiglio dell’avanzo di amministrazione, alla pulizia dei corsi d’acqua nei centri abitati del comprensorio Reggino. Una possibilità che potrebbe riguardare anche il torrente Calopinace, per il quale tuttavia, se si procedesse con apposita variazione di bilancio in Consiglio Comunale, potrebbero essere disponibili anche dei fondi residui dal precedente radicale intervento eseguito circa dieci anni fa e rimasti inutilizzati. Dunque si attende di capire come gli Uffici riterranno opportuno procedere.

Foce del Calopinace da pulire

«L’ultimo intervento manutentivo sul torrente è stato eseguito circa tre anni fa con somma urgenza. Ripulire oggi la foce e il letto del Calopinace, in alcuni punti occupato da vegetazione e alberi, non solo tranquillizzerebbe la popolazione ma sarebbe utile per prevenire future situazioni di maggiore rischio. Anche se ad oggi non è ritenersi una situazione già critica, per una quantità di vegetazione ancora non particolarmente abbondante – ha spiegato ancora Enzo Postorino, il geologo del comune di Reggio Calabria in occasione di un sopralluogo - certamente tale diverrà il prossimo anno, in assenza di interventi preventivi. Inoltre sarebbe conveniente anche dal punto di vista economico. Più tardi si interviene, più i costi oltre che i rischi aumentano. L’ideale sarebbe pianificare e programmare interventi annuali», ha sottolineato ancora il geologo Enzo Postorino.

Dunque una pulizia della foce e del torrente Calopinace al momento non solo è praticabile, per la presenza di risorse da attivare per questo fine e con la previsione di un sicuro e consistente risparmio economico, ma è anche particolarmente raccomandabile. La vegetazione ad oggi non preoccupante, presente soprattutto alla foce e nel tratto del ponte di San Pietro, crescerà sempre di più.

La Metrocity in attesa della delega per la Difesa del Suolo

Il bando della Città Metropolitana è già stato pubblicato ed è finalizzato a supportare le amministrazioni comunali che debbano ridurre il rischio idraulico dei corsi d’acqua, correnti all’interno di centri abitati, attualmente interessati dalla presenza di vegetazione naturale, arborea ed arbustiva, che di fatto ostacola il normale deflusso delle acque, potendo causare fenomeni di esondazione in caso di superamento dei livelli idrometrici critici lungo i corsi d’acqua interessati. L’importo complessivo messo a disposizione è di 500mila euro, con massimali previsti per quanti saranno ammessi a contributo che variano da 15.000 euro per ciascun Comune la cui popolazione sia inferiore a 10.000 abitanti; fino a 25.000 per i centri fino a 50.000 abitanti; fino ad 80.000 euro per le comunità che superino la soglia dei 50.001 abitanti. Tempo fino a fine mese per partecipare all’avviso già pubblicato.

Si tratta, come ha sottolineato il consigliere con delega all’Ambiente, Salvatore Fuda, in occasione del recente Consiglio Metropolitano, di interventi in aiuto ai Comuni e non di azioni strutturali e dunque non avviate in emergenza. 

«Sulla difesa del suolo – ha ricordato il consigliere Fuda durante il Consiglio – la Città Metropolitana non ha competenza diretta, dunque ogni intervento è posto in essere con fondi che arrivano dalla Regione o da altri Enti. La competenza è della Regione. Alla Città Metropolitana spetta una delega che, tuttavia, ancora non è stata riempita di contenuti. Auspichiamo che, con il nuovo corso dell’amministrazione Regionale, essa possa essere concretamente esercitata dalla Metrocity con adeguate risorse economiche e umane messe a disposizione, altrimenti non si sarà in grado di essere pienamente operativi. Abbiamo già in essere anche interventi strutturali ma molto di più potremmo fare con una delega effettiva. Intanto con questo avanzo di amministrazione andiamo a sostenere i Comuni tenuti ad intervenire per mitigare il rischio idrogeologico», ha evidenziato ancora il consigliere Salvatore Fuda.