Si è conclusa l’operazione “Confine Illegale”, disposta a livello nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e coordinata a livello interregionale dalla Direzione marittima guardia costiera della Calabria e della Basilicata Tirrenica. L’operazione ha interessato l’intera filiera ittica del territorio di giurisdizione, concentrandosi particolarmente nella tutela dei consumatori e del prodotto ittico locale, con controlli mirati sulla corretta attività di commercializzazione all’ingrosso e al dettaglio di prodotti provenienti da paesi extra UE. L’operazione ha visto coinvolti tutti gli uffici periferici, secondo le direttive impartite dal direttore marittimo, Contrammiraglio Giancarlo Russo.


A seguito di controlli eseguiti via mare e a terra presso pescherie, ristoranti e punti di sbarco, sono state elevate 63 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di circa 102mila euro con il sequestro di circa 710 kg di prodotti ittici; 7 denunce penali con sequestro penale di circa 1146 kg; 23 sequestri di vari attrezzi da pesca, utilizzati illegalmente.


In particolare si è registrato un sequestro operato dai militari della Capitaneria di porto di Reggio Calabria di una partita di cozze di circa 630 kg di cozze illegalmente occultati sul fondale marino nelle acque di Pellaro, sprovviste di bollo sanitario o indicazione obbligatoria che ne potesse attestare la salubrità e la lecita provenienza e pertanto da considerare in cattivo stato di conservazione.


Un altro sequestro ha riguardato circa 400 kg di vario prodotto ittico, operato dai militari della Capitaneria di porto di Corigliano Calabro a carico del titolare di un ristorante, che differivano da quelli dichiarati nei menù presenti in sala (prodotti ittici congelati e/o surgelati per prodotti freschi) e destinati alla successiva somministrazione alla clientela. Il titolare pertanto è stato segnalato alla competente Autorità Giudiziaria per frode in commercio; la Capitaneria di porto di Reggio Calabria ha sequestrato poi circa 148 kg di vario prodotto ittico ed elevato una sanzione amministrativa di € 1.500 al titolare di un ristorante, in quanto il materiale risultava sprovvisto di indicazioni relative all’origine del prodotto che rappresenta una delle informazioni obbligatorie a garanzia del consumatore.


I dati evidenziati si sommano alle attività svolte durante il corso dell’anno 2018, che nell’ambito dei controlli eseguiti da parte degli Uffici periferici della Direzione marittima di Reggio Calabria ha generato 465 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di circa 1 milione e 380mila euro; 50 denunce penali; 29.635 kg di prodotto ittico sequestrato; 370 sequestri di vari attrezzi da pesca, utilizzati illegalmente.