Intanto gli esperti parlano dell’estate che si appresta a venire come «caratterizzata da eventi estremi»
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I milanesi sfidano la pioggia torrenziale per portare l ultimo omaggio a Dario Fo alla camera ardente allestita al Piccolo Teatro (Claudio Furlan, MILANO - 2016-10-14) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate
Sarà un weekend di piogge, quello che si apre domani, prima e soprattutto al Nord e poi, nel giorno delle elezioni europee e amministrative, al Centrosud. E anche la prossima settimana partirà molto instabile, con un impulso freddo che potrebbe giungere nei giorni a seguire. Per l'alta pressione, quindi, bisognerà probabilmente attendere i primi di giugno.
Intanto arrivano le prime indicazioni per l'estate: parlano di probabili «eventi estremi», e di una stagione «molto secca o con forti locali precipitazioni», mentre in Calabria, già maggio è stato finora un mese «dal clima pazzo».
Questi eventi estremi dovrebbero caratterizzare anche la prossima estate, secondo i maggiori esperti del meteo in Italia, presenti al convegno annuale dell'Ordine interregionale dei Chimici e dei Fisici, in corso a Roma. Concordano su previsioni non rassicuranti per la prossima stagione, ma mettono anche in guardia dal proliferare di app e fake news in materia: «Usano titoli roboanti ma parlano spesso senza competenze e, attraverso i social media, creano panico per aumentare click e pubblicità», denuncia Raffaele Salerno, vice presidente dell'Associazione Italiana Scienze dell'Atmosfera e Meteorologia (Aisam).
«Fare previsioni stagionali è difficile, per cui allarmi come “sarà l'estate più brutta”, vanno presi con le pinze. Ma che ci sia un rischio crescente di fenomeni estremi è un dato di fatto, spiega Antonello Pasini, docente di Fisica del clima presso l'Università Roma Tre. «La temperatura del mare sempre più alta - precisa - aumenta l'evaporazione, più vapore significa nuvole pesanti e cariche, che provocano precipitazioni più intense. Inoltre, il surriscaldamento del mare significa più energia immessa in atmosfera, scaricata sul territorio».