Sequestrati anche una condotta e un fosso a Corigliano-Rossano. I responsabili avrebbero avuto «un comportamento omissivo riguardo il problema»
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I carabinieri forestale hanno sequestrato a Corigliano-Rossano una condotta ed un fosso dopo che é stato accertato che i liquami venivano sversati in mare senza subire alcun trattamento. I militari hanno anche denunciato sei persone, tra amministratori e responsabili di settore, che, secondo quanto é emerso dall'attività investigativa e dagli atti acquisiti, nel periodo compreso tra il 2012 al 2017, «hanno avuto - é detto in un comunicato - un comportamento omissivo riguardo il problema che era stato segnalato da alcuni cittadini e dalla polizia giudiziaria e che ha portato al conseguente danneggiamento delle acque pubbliche. Il fosso, denominato "Santa Lucia" - si afferma ancora nella nota - non appare idoneo a svolgere funzioni di recettore, tanto da far configurare anche una gestione illecita di rifiuti liquidi costituiti da reflui urbani che determinano un evidente pericolo per la salute pubblica essendo l'impianto ubicato in una area altamente popolata».