Una delle più belle spiagge della Calabria è a rischio a causa del fenomeno dell’erosione costiera. L’allarme riguarda la zona dello Scoglio dell'Ulivo presso la Tonnara di Palmi, in un tratto di mare della Costa Viola nel basso Tirreno.

Protetto alle spalle dal Monte Sant’Elia, con allo sfondo la Sicilia e le Isole Eolie, è un luogo unico, frequentatissimo, caratterizzato da sabbia mista a ghiaia e ciottoli, acqua cristallina e natura che si incontrano per fornire una cartolina meravigliosa della Calabria. È un patrimonio inestimabile, dal punto di vista ambientale, turistico, economico, per cui urgono interventi.

«È stato presentato un progetto alla Città metropolitana per chiedere un finanziamento con i fondi dedicati all’erosione costiera, a seguito di uno studio realizzato in questo tratto di mare dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dipartimento di Ingegneria idraulica, che ci ha fornito i dati del moto marino – riferisce Carmelo Fiorillo, presidente provinciale del sindacato italiano balneare aderente a Confcommercio e titolare di un lido in zona -. È importante mettere in sicurezza l’arenile, per salvaguardare il lungomare e la strada che con l’erosione rischierebbe di cedere. Una tesi, confermata dallo studio eseguito dall’università, è che quando si realizzano opere a mare, come nel nostro caso il porticciolo, si crea un effetto che da una parte erode e dall’altra insabbia. In zona Pietrenere si verifica un prolungamento della spiaggia, cosa contraria avviene più a Sud nell’area vicino lo scoglio dell’Ulivarella».

La criticità è confermata anche da Aleksander Ndreca, titolare dello storico stabilimento balneare che si affaccia sullo Scoglio dell’Ulivo: «La salvezza di questa spiaggia è mettere i massi in mare, così come avviene da tutte le parti. È un peccato, perché questo è uno dei luoghi di Palmi più conosciuto dai turisti. Quando ci sono le mareggiate l’acqua arriva alle scale. Prima c’erano quaranta metri di spiaggia, poi trenta metri, mettevo sei file di ombrelloni, ora con pochi metri a stento vanno solo due file».

Il fenomeno interessa molti dei circa 700 chilometri di costa calabrese. A rischio sono il litorale, le strutture ricettive, le abitazioni e le strade. Le cause sono molteplici. I fattori sia naturali sia causati dall’uomo. Si è all’opera per individuare le azioni più efficaci da mettere in campo per proteggere il territorio. Una tra le tante consisterebbe nell’attenta gestione dei corsi d’acqua che alimentano le spiagge. Sono al vaglio diverse soluzioni per mitigare l’emergenza.

«Come Città metropolitana abbiamo finanziato delle progettazioni, in alcuni casi passando tramite le convenzioni con l'università, come quella che ci riguarda. Sono progetti finanziati per studiare soluzioni per evitare l'erosione costiera che aumenta ogni anno – spiega il sindaco di Palmi e consigliere metropolitano Giuseppe Ranuccio -. Nel caso di specie abbiamo studiato tutta la Costa Viola, ci auguriamo di trovare i fondi prima possibile. Li abbiamo già chiesti per eseguire anche delle opere frangiflutti al largo tra porto e Ulivarella. Avrebbero doppia funzione, intanto di spezzare le onde e quindi di impedire l’arrivo delle mareggiate, e di creare una sorta di barriera corallina con il conseguente rinvigorimento della flora e della fauna marina. La progettazione si abbina a quella del Pnrr di 4 milioni del lungomare per cui spero entro l'anno di dare avvio ai lavori».