Sequestrati otto impianti siti nei comuni di Melito, Condofuri e Montebello. Il blitz dei carabinieri forestali
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Le acque di scarico degli autolavaggi, fortemente inquinate tanto da essere considerate dalla legislazione nazionale come acque reflue industriali, venivano scaricate illecitamente nella rete fognaria comunale. E’ questa la motivazione con cui, nei giorni scorsi, i Carabinieri Forestali di Melito di Porto Salvo e di Bagaladi, assieme al personale della Polizia Locale di Melito, hanno deferito all’autorità giudiziaria 9 gestori ed a sequestrare 8 impianti ubicati nei comuni di Melito Porto Salvo, Condofuri e Montebello Jonico. Le acque reflue prodotte dagli autolavaggio risultano fortemente inquinate per la presenza di idrocarburi, di oli esausti e per i residui degli aggressivi detergenti utilizzati. Inevitabile quindi per i gestori incorrere nel sequestro preventivo degli impianti.
Per prevenire e reprimere i continui illeciti perpetrati in danno al territorio, nonché al degrado dei beni ambientali, il Gruppo Carabinieri Forestale di Reggio Calabria ha predisposto l’intensificazione dei controlli su tutto il territorio provinciale, confidando anche nella collaborazione dei cittadini che possono concretamente diventare sentinelle del territorio segnalando al 1515, numero di emergenza ambientale, ogni potenziale abuso.