"Hanno fornito il nulla osta al progetto per la realizzazione di un parco eolico, a cavallo tra i territori di Borgia, Girifalco, San Floro, Squillace, Cortale e Maida" che non aveva i necessari requisiti, un progetto presentato dalla Borgia Wind costellato di falsità" . Il pubblico ministero Saverio Vertuccio davanti al gup di Catanzaro Pietro Scuteri ha chiesto il rinvio a giudizio  per quattro persone, una delle quali ha optato per il rito abbreviato appartenenti all'epoca dei fatti al Nucleo via (valutazione di impatto ambientale)accusate a vario titolo di falso ideologico abuso di ufficio tentato e consumato. Si tratta dell'attuale consigliere regionale di centrodestra Giuseppe Graziano, ex presidente del Nucleo Via della regione Calabria e dei componenti lo stesso nucleo Pasquale Maradei, Ubaldo Bertucci e Piero Danieli nelle loro rispettive qualità di responsabile e istruttore dell'Ufficio tecnico del Comune di Borgia. Quest'ultimo ha chiesto e ottenuto il rito alternativo che si discuterà il 22 aprile, mentre gli altri proseguiranno la normale udienza preliminare l'11 febbraio, giorno in cui è prevista la decisione del giudice per le udienze preliminari. La posizione degli indagati era stata già vagliata dalla Corte di Cassazione che aveva accolto il ricorso della Procura della Repubblica di Catanzaro rispetto al proscioglimento di  specifiche accuse -sentenziato da un altro giudice dell'udienza preliminare del Capoluogo. In particolare, il giudice supremo aveva cassato la decisione con la quale, il 10 aprile 2013, il gup  ha prosciolto Giuseppe Graziano indagato per  la nomina di Pasquale Maradei a componente dello stesso nucleo, nonostante secondo le ipotesi accusatorie questi non aveva la laurea prevista per legge Maradei sarebbe stato ingiustamente favorito percependo  i proventi economici "derivanti dalla stessa illecita partecipazione al nucleo Via". Ubaldo Bertucci e Pietro Danieli  accusati di falso ideologico in certificazioni amministrative  avrebbero rilasciato delle certificazioni per la realizzazione del Parco eolico. Quello stesso 10 aprile il gup, al di là dei singoli proscioglimenti per specifici capi, ha comunque rinviato a giudizio 35 indagati in tutto coinvolti nell'inchiesta, tra loro anche imprenditori, progettisti e funzionari di vari Comuni interessati al progetto per la realizzazione del Parco eolico.