In una nota indirizzata al sindaco Falcomatà, il presidente dell’Unione difesa consumatori Denis Nesci esprime preoccupazione: «Il quartiere Arghillà è stato trasformato in una discarica a cielo aperto»
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«Continua a tenere banco, in Calabria, la drammatica situazione di quella che ormai viene definita emergenza rifiuti che nessuno sembra avere voglia o idee chiare per fronteggiare, incuranti sia delle conseguenze ambientali che sulla salute dei cittadini. Ed a Reggio Calabria, il fenomeno, sembra ormai ingestibile». Lo scrive Denis Nesci, presidente nazionale U.Di.Con. (Unione difesa consumatori), in una nota indirizzata al sindaco della città metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.
Nel messaggio al primo cittadino Nesci sottolinea: «Avevamo sottoposto alla sua attenzione, nei mesi scorsi, l’allarme che Reggio Calabria stava vivendo sul tema rifiuti ed avevamo chiesto provvedimenti urgenti per la soluzione di tale criticità. Il nostro vice presidente regionale, Domenico Iamundo, aveva anche interessato la Prefettura di Reggio Calabria, l’assessore all’Ambiente e l’assessore alla Polizia Municipale facendo presente una situazione, all’ epoca, ai limiti del collasso segnalando le tantissime lamentele raccolte dai vari cittadini di diverse zone dei quartieri reggini. Le nostre previsioni -continua Nesci - non erano infondate: la situazione è collassata in tutte le sue previste drammaticità; mentre ieri erano i quartieri del Rione Marconi ed altri rioni periferici della città, oggi, ci viene segnalato, il problema si è esteso in tutto il territorio metropolitano non risparmiando il centro».
Arghillà un quartiere divenuto discarica
Domenico Iamundo, vice presidente regionale dell’U.Di.Con. interviene dichiarando: «A distanza di molti mesi dalla nostra nota sull’emergenza rifiuti in varie zone della città, notiamo con dispiacere che nulla sia stato attivato per la risoluzione del problema e sugli effetti di degrado e abbandono provocati da tale situazione. Anzi, proprio ieri abbiamo ricevuto molte segnalazioni su un altro sito che non può più aspettare ritardi ed inadempienze: il quartiere Arghillà è letteralmente sommerso dai rifiuti. Scriveremo, se necessario al ministro dell’Ambiente ed al presidente della Regione Calabria, affinché si intervenga nell’ immediatezza per la salvaguardia del territorio, che vive ormai in assoluta emergenza ambientale e sanitaria per l’abbandono selvaggio e relativo accumulo di rifiuti che perdura da mesi».
«Arghillà - conclude Denis Nesci - è stato trasformato in una discarica a cielo aperto, con l’imminente rischio di gravi danni per l’ambiente, e per la l’igiene dei cittadini stessi. La situazione insostenibile, già denunciata con lettere agli enti preposti nei mesi scorsi, senza alcun risultato, non è più sostenibile ed espone la cittadinanza a rischio sanitario e igienico, pertanto abbiamo chiesto, ancora una volta, con una nota inviata a prefetto, sindaco, assessori al ramo, di attivare tutto quanto di loro competenza per la rimozione immediata della massa di rifiuti e alla contestuale bonifica, ripristinando la vivibilità e la salubrità di tutti i luoghi ove esistono le discariche a cielo aperto, in particolar modo e con priorità, vista la gravità della situazione, del quartiere Arghillà, fortemente compromesso dagli abbandoni selvaggi degli ultimi mesi, e rafforzare ed imporre tutti i provvedimenti necessari sia per la tutela della cittadinanza che per porre fine a questo scempio ambientale».