Si è tenuta a Crotone la seconda tappa del tour calabrese “Da rifiuti a risorse”, una giornata incentrata sui temi ambientali, organizzata dal Movimento 5 Stelle, alla quale hanno partecipato i parlamentari Paolo Parentela, Giuseppe D'ippolito, Elisabetta Barbuto e Margherita Corrado, insieme ai consiglieri comunali pitagorici Andrea Correggia e Ilario Sorgiovanni. Un confronto con gli attivisti e i cittadini sul tema della gestione dei rifiuti, ma anche della raccolta differenziata e della bonifica.

La gestione rifiuti in Calabria

«La gestione dei rifiuti in Calabria, la stiamo ereditando dal passato, e non è in uno stato soddisfacente – ha dichiarato l'onorevole Parentela ai nostri microfoni – oggi ci riuniamo proprio per parlare di questo, per fare il punto della situazione e per programmare il prossimo piano di gestione dei rifiuti calabrese. Il Movimento 5 Stelle vuole contare qualcosa in questa regione, vuole portare avanti insieme ai cittadini, alle associazioni e ai comitati, la rivoluzione rifiuti zero che permette di guardare al futuro, anche dal punto di vista occupazionale, puntando sul riciclo e non più a discariche e inceneritori».

I ritardi nella partenza della differenziata

«E' sotto gli occhi di tutti che ci siano dei ritardi nella partenza della raccolta differenziata – ha dichiarato l'onorevole Barbuto – credo che Crotone sia uno degli ultimi comuni in Italia, e sappiamo benissimo che ciò ci penalizza notevolmente, poiché come cittadini siamo costretti a pagare un corrispettivo particolarmente esoso, proprio in virtù della mancata partenza di questa raccolta. Si dice poi che nei prossimi mesi la società (Akrea n.d.r.) si dovrebbe dotare della adeguata strumentazione per avviare la differenziata. Staremo a vedere e controlleremo affinchè parta al più presto e nel migliore dei modi, per allinearci a quelli che sono gli altri comuni italiani, e secondo le direttive europee».


La bonifica del Castello di Carlo V

Sulla bonifica in corso all'interno del Castello di Carlo V è intervenuta la senatrice Margherita Corrado: «è una problematica seria – ha dichiarato – che non riguarda solo la fortezza. Il fatto che queste scorie (il Ternorm n.d.r.) siano dappertutto, non implica che si debba tacere o sottovalutare il fenomeno. All'interno del Castello, siccome è demanio affidato al Ministero dei Beni Culturali, lo stesso ha provveduto ad affidare a un fisico il compito di verificare quanta parte della fortezza fosse interessata da questa radioattività superiore alla media. Adesso si sta provvedendo mediante carotaggi a capire non solo l'estensione degli strati di Ternorm – materiale usato con la convinzione che fosse inerte al posto della ghiaia – ma anche lo spessore presente, poiché in base a quello si decide e comprende quanto dura e quanto costa la bonifica».