I livelli di biossido di azoto sul nord Italia si sono ridotti chiaramente. Lo dimostrano le immagini satellitari pubblicate su Twitter da Santiago Gassò, ricercatore Nasa. In Cina effetto analogo: - 30% di biossido di azoto
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Dopo quasi un mese di restrizioni, zone rosse e chiusure di scuole e attività imposte dal coronavirus, l'inquinamento nel nord Italia è decisamente calato. I livelli di biossido di azoto, un marcatore dell'inquinamento, si sono ridotti chiaramente come mostrano le immagini del satellite Sentinel 5 del programma europeo Copernicus, gestito da Commissione Europea e Agenzia Spaziale Europea (Esa). Le foto sono state pubblicate su Twitter da Santiago Gassò, ricercatore dell'Università di Washington e della Nasa.
Calo del 30%
I sensori Tropomi (Tropospheric Monitoring Instrument) a bordo del satellite hanno rilevato il progressivo ridursi della nube rossa di biossido di azoto, il gas nocivo emesso dai combustibili fossili, quindi in particolare dai veicoli a motore e dalle strutture industriali. Un effetto simile è stato fotografato dai satelliti all'inizio di marzo in Cina, dove i livelli di biossido di azoto sono calati del 30%, attraverso le immagini raccolte dalla Nasa e dai satelliti di monitoraggio dell'inquinamento dell'Agenzia spaziale europea (Esa).