"Nei traffici illeciti di rifiuti c’è il ruolo della criminalità organizzata di tipo mafioso, laddove è presente. La Lombardia è provincia di Reggio Calabria. Milano è provincia di Reggio Calabria dal punto di vista criminale". E’ una delle dichiarazioni più significative rese alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti dal sostituto procuratore nazionale antimafia Roberto Pennisi, nell’audizione dello scorso 4 novembre, il cui resoconto stenografico sugli archivi parlamentari è di recente publicazione. “Vi dico una cosa che vi sorprenderà”, ha aggiunto il magistrato ai commissari antimafia, evidenziando come a Milano non vi sia alcun procedimento penale aperto per illeciti riferiti ai rifiuti con aggravante della metodologia e del fine mafioso.


“Il che significa – ha aggiunto Pennisi - che è presente la criminalità mafiosa, che si occupa dei movimenti terra, ma tenete presente una cosa: per i rifiuti ci vogliono gli specialisti, intervengono gli specialisti… Qui il discorso potrebbe riguardare anche i broker – ha proseguito il numero sostituto della Direzione nazionale antimafia - perché spesso broker e specialista si fondono e si confondono. Addirittura i broker dei traffici di rifiuti interagiscono con i cosiddetti sviluppatori delle energie alternative. Siamo in un mondo, ripeto, l'ho detto tante volte, in cui il crimine è particolarmente sofisticato e il crimine ambientale può diventare chiave di lettura della criminalità organizzata in generale, anche di quella mafiosa, che oggi non è più come la conosciamo, o non è solo più come la conosciamo.