VIDEO | Il presidente del cda della partecipata al 100% dal Comune, Alberto Padula, scioglie il riserbo e parla ai microfoni di LaC News24: «Ci siamo mossi sin da luglio sull’ingente credito che l’azienda vanta nei confronti del socio unico»
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«Arrical arriverà prima o poi, però sarebbe quanto mai opportuno, ed è questo che sto comunicando ai lavoratori, rafforzare quanto più possibile Akrea per farsi considerare quale soggetto che possa realizzare la raccolta differenziata a Crotone». Basterebbe questa dichiarazione del professor Alberto Padula, oggi presidente Akrea ma noto manager e docente universitario, per far comprendere che la partita della solidità (da trovare) dell’azienda serve oggi, ma soprattutto domani.
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Padula scioglie un riserbo avuto sempre, anche nella precedente esperienza alla guida della vecchia ed antenata partecipata comunale dei rifiuti (allora si chiamava Aspsc) con Pasquale Senatore sindaco tra il 1997 ed il 2001, foriero solo di conferenze tematiche perché insegna alla Lumsa ed a Tor Vergata proprio in materie di gestione delle imprese.
«Ci siamo mossi sin da luglio, appena insediati ed anche su input del Collegio dei revisori sull’ingente credito che l’azienda vanta nei confronti del socio unico». Non poteva che confermare Alberto Padula anche il contenuto ed i dettagli della complessa (a dir poco) situazione finanziaria che ha dovuto indirizzare alla giunta Voce ed al Consiglio comunale per il tramite del suo presidente Megna.
Così come il presidente Padula (questa volta quasi costretto) fa luce sulla differenza tra progetti finanziari e di fattibilità concordati anche con i riferimenti legislativi molto vigili e rigidi in materia: «Diciamo che il progetto di differenziata del Conai è stato realizzato soltanto in parte». E qui si aprono tutte le perplessità mai celate dall’opposizione che più volte, e da almeno due approvazioni di bilanci sia di previsione che consolidati del Comune, ha sempre adombrato che si utilizzassero quelli che (nella migliore delle ipotesi) potevano essere considerati “stratagemmi”. Senza parlare ovviamente dei conseguenti calcoli per l’applicazione della Tari che a Crotone è una delle più alte nel Meridione. E senza ancora poter andare a verificare le rassicurazioni del tavolo tecnico dove si è consumata la disponibilità data dal Comune proprio al cda presieduto da Padula, senza le quali ci si potrà trovare con il contratto di servizio firmato e formalizzato (ci vorrà almeno febbraio con gli adempimenti Anac) ma senza la liquidità necessaria per pagare tutti gli stipendi.