«In data 27 novembre, alle ore 8.25 circa, su segnalazione anonima di alcuni cittadini, mi recavo in località Lampetia di Cetraro e più esattamente nei pressi della rinomata spiaggia denominata “Grotta di Rizzo” e ivi, nello spazio soprastante, trovavo cumuli di rifiuti abbandonati». Lo scrive l'assessore all'Ambiente di Cetraro, Massimiliano Vaccaro, nell'incipit dell'esposto presentato lo scorso 29 novembre alla procura della Repubblica di Paola. 

La scoperta lascia Vaccaro sgomento. Dalle foto allegate al documento si vede come sul terreno siano stati lasciati incustoditi cavi elettrici, rete da pesca, pezzi di meccanica varia, materiali edili, una valanga di pneumatici, pezzi di plastica di ogni genere, ma anche legno e sacchetti dell'immondizia. Un concentrato letale per l'ambiente e la salute dei cittadini, che rende allarmante una situazione già insostenibile.

Un fenomeno inarrestabile

Non è la prima volta che quella zona, leggermente fuori dalla città, sia stata interessata dall'abbandono indiscriminato di rifiuti. Il sindaco Angelo Aita ha ripetutamente provveduto alla rimozione, ma puntualmente gli incivili tornano a sporcare.

Vi è di più. «L'abbandono dei rifiuti, è purtroppo, in continuo aumento e interessa ormai diverse zone del territorio comunale - fa presente Vaccaro nella sua denuncia -, tant'è che ormai quotidianamente arrivano segnalazioni da parte dei cittadini che danno contezza di luoghi trasformati in ricettacoli di rifiuti di ogni genere con richieste di bonifica e pulizia».

L'ipotesi di un sistema criminale organizzato

Il fenomeno sta assumendo via via dimensioni sempre maggiori che destano preoccupazione ed allarme tra i cittadini onesti e fanno sorgere il sospetto che l'abbandono non sia da attribuirsi soltanto a singole persone irrispettose delle leggi e delle norme di civile convivenza, bensì il risultato di un sistema organizzato da parte di ditte che svolgono servizi di pulizia, trasloco, lavori edili e similari. Questa è l'ipotesi che Vaccaro fornisce agli inquirenti.

Del resto «l'ente comunale - assicura l'assessore - non solo è impegnato in un'opera di continua sensibilizzazione rivolta ai cittadini, ma ha anche organizzato e appaltato un servizio di raccolta dei rifiuti porta  a porta che interessa l'intero territorio cittadino, ed istituito un servizio di ritiro gratuito degli ingombranti presso il domicilio degli utenti».

Danni economici ingenti

L'abbandono dei rifiuti, oltre alle ovvie ripercussioni sulla salute pubblica, incide pesantemente anche sulle finanze dell'ente comunale, che è quindi costretto a farsi carico delle spese e dei costi necessari ad eseguire le bonifiche dei luoghi deturpati dai rifiuti.

Numerosi sabotaggi

Insieme alla documentazione fotografica, Vaccaro all'esposto allega anche una denuncia del settembre scorso in cui si evince come qualcuno faccia di tutto per boicottare la raccolta differenziata, creando veri e propri allarmismi.

«Negli ultimi mesi e per la seconda volta - è scritto nella pec inviata alla Procura due mesi fa -, in contrada Palazzola prima e in contrada Sinni dopo, sono stati dati alle fiamme le batterie di bidoni carrellati (n. 6 bidoni per batteria) di  prossimità per la raccolta differenziata dei rifiuti. Oltre a ciò, la città di Cetraro sta vivendo un grave e preoccupante clima di inciviltà e consequenziali reati in materia ambientale. Sul vasto territorio comunale ci sono continui abbandoni di rifiuti anche del tipo ingombrante quali, ad esempio, elettrodomestici e mobili dismessi. La situazione, dunque, è diventata insostenibile».