La parlamentare pentastellata stigmatizza le «dichiarazioni social» del presidente della Giunta regionale: «I calabresi comprendono bene la differenza fra la narrazione della loro terra che continua a veicolare e l’amara realtà con la quale fanno i conti ogni giorno»
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«Sorprendono le dichiarazioni social, le ennesime, del presidente Occhiuto sul Sin di Crotone rispetto al quale ha deciso di diffidare il Commissario per la bonifica del sito Errigo. Peccato che è stata proprio la Regione Calabria, nel 2024, a modificare il Piano regionale dei rifiuti spalancando così le porte alla possibilità, per Eni, di smaltire pericoloso materiale inquinante di un ex sito industriale all'interno della città». Lo afferma la deputata Anna Laura Orrico, coordinatrice calabrese del Movimento Cinquestelle.
«Infatti nel marzo del 2024 la Regione Calabria ha approvato un nuovo piano di gestione dei rifiuti – spiega la parlamentare pentastellata – nel quale venivano indicati nuovi criteri localizzativi per l'individuazione di aree idonee per gli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti da applicare indifferentemente a quelli urbani e quelli speciali pericolosi. Un vulnus sul quale si è pasticciato e che ha portato alla situazione che stiamo vivendo».
«Insomma – prosegue l’esponente pentastellata -, un’uscita tardiva e strumentale quella del governatore dettata dall’esigenza di poter dire qualcosa sull’onda dell’indignazione per quanto Eni, avallata dal commissario Errigo, sta rifiutando di fare a Crotone venendo meno ai precedenti accordi stipulati su tavoli istituzionali, ovvero una bonifica che assicuri lontano dalla città, e dalla Calabria, i rifiuti speciali».
«Occhiuto - conclude Anna Laura Orrico – dovrebbe capire che i calabresi comprendono bene la differenza fra la narrazione della loro terra che continua a veicolare dalla amara realtà con la quale devono invece fare i conti ogni giorno».