Da questa mattina il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, sta effettuando visite a sorpresa presso i depuratori e attività di monitoraggio del litorale tirrenico calabrese.

Sono state 10 le visite effettuate nei principali siti dove sono presenti gli impianti di depurazione: Pizzo, Amantea, Falconara, San Lucido, Paola, Acquappesa, Guardia Piemontese, Fuscaldo, Cetraro, Belvedere e San Nicola Arcella-Tortora.

«Vorrei usare queste visite a sorpresa - ha detto il presidente Occhiuto in un video pubblicato su Instagram - per spiegare ai calabresi quello che abbiamo fatto e stiamo facendo. Abbiamo visto il depuratore di Pizzo finalmente in funzione e verificato il duro lavoro avviato dalla Regione sulla depurazione. Mi auguro che i calabresi possano vedere il 40-50% dei risultati di questo lavoro già nelle prossime settimane. Il nostro obiettivo è risolvere al 100% le criticità legate al mare nei prossimi tre anni».

«A Pizzo - ha proseguito il presidente Occhiuto - abbiamo trovato nel depuratore circa 700 tonnellate di fanghi che adesso sono state smaltite, mentre prima finivano direttamene in mare. Con il contributo del Comune abbiamo sostituito le pompe di sollevamento e ora la depurazione in questo tratto di costa finalmente funziona».

«In un’altra situazione, si è evidenziato che il torrente Malpertuso raccoglieva reflui inquinanti che l’impianto di Falconara, che è molto datato, non riusciva a gestire – ha detto ancora il govenrnatore -. Qui sono stati bravi i sindaci di Falconara e San Lucido, perché hanno consentito che le acque del Malpertuso siano condotte al depuratore di San Lucido, capace di gestire una quantità maggiore di reflui. Da settembre metteremo mano a impianti vecchi come quello di Falconara, ma voglio sottolineare l’importanza della sinergia istituzionale tra sindaci».

«Questo piano di azione che abbiamo applicato in un progetto pilota da Nicotera a Tortora lo estenderemo da qui a breve a tutti i 780 chilometri della costa calabrese. Vogliamo dimostrare - ha concluso il presidente - che la Calabria si può governare anche laddove non è mai stata governata, come nella depurazione».

Le visite e le condizioni degli impianti

Il primo sopralluogo è stato effettuato all’impianto di depurazione di Pizzo, dove a seguito dell’ordinanza numero 9 è stata finanziata l’operazione di estrazione dei fanghi. Si è constatato che i fanghi stamattina sono stati completamente rimossi. Inoltre, con l’ordinanza numero 10 e con specifico decreto, sempre al depuratore di Pizzo sono stati finanziati interventi di sistemazione dei quadri elettrici e la sostituzione delle pompe di sollevamento. Oggi l’impianto di Pizzo e l’impianto di sollevamento sono completamente funzionanti.

Successivamente è stato effettuato un sopralluogo al comune di Amantea, dove sono state fatte delle verifiche anche attraverso il volo dei droni. È stato constatato che le condizioni del mare erano ottimali.

La terza tappa è stata nel Comune di Falconara Albanese. In questo sito sono avvenuti alcuni interventi importanti tra cui la realizzazione, in corso d’opera, di una condotta flessibile che porta i liquami dall’impianto di depurazione di Falconara all’impianto di depurazione di San lucido.

I sopralluoghi sono proseguiti a San Lucido, dove sono state fatte delle verifiche sui torrenti limitrofi, e nel Comune di Paola, dove l’impianto, è stato evidenziato, era perfettamente funzionante.

Si è proseguito al confine tra Acquappesa e Guardia Piemontese, in cui sotto osservazione sono finiti alcuni potenziali scarichi abusivi con conseguente segnalazione all’amministrazione comunale.

Altra ispezione poi nei comuni di Fuscaldo e di Cetraro e presso l’impianto di depurazione di Belvedere. Qui si è constatato che l’impianto sostanzialmente non è per nulla performante in quanto ad oggi riesce a sopperire al carico urbano solo per il 25% della sua capienza, ma sono stati programmati interventi di sistemazione attraverso il finanziamento di 270mila euro.

In un video girato nel corso della visita, nel centro dell'alto tirreno Cosentino ha affermato: «Mi stupisce che nessuno se ne sia accorto e ci abbia lavorato negli anni passati».

«L’impianto di Belvedere è uno di quelli messi peggio in Calabria – sostiene Occhiuto -. Come è possibile che in 20 anni non si siano resi conto che un impianto non può versare in queste condizioni, soprattutto in un territorio che dovrebbe essere un distretto turistico importante. È un impianto piccolo che serve una popolazione molto ampia, soprattutto ad agosto. Ora sta funzionando solo grazie al contributo dei tecnici della Regione e dei dirigenti dell’ufficio tecnico del Comune di Belvedere, che stanno facendo dei miracoli. Stanno sostituendo le pompe di sollevamento, i quadri elettrici e i compressori. È solo uno dei tanti interventi che dovremmo fare perché gli impianti non possono essere ridotti in questo stato», ha concluso il presidente della Regione.

L’attività di monitoraggio è proseguita, infine, da Cetraro verso Nord, puntando a fare delle verifiche a San Nicola Arcella e a Tortora.