I residenti da oltre vent’anni invocano interventi di messa in sicurezza. Nel format di LaC Tv l'intervento del presidente Ona Cosenza che ha sollevato il caso e a sorpresa quello del proprietario di uno dei lotti acquistati dell’ex segheria. Ecco le strade percorribili per restituire al territorio salubrità e bellezza
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È un caso complesso e dai rischi – per la salute pubblica – elevatissimi. Ma è risolvibile (e anche in tempi rapidi) con il contributo del Comune e della Regione. L’ex fabbrica di pipe di San Lorenzo, comune del Reggino, continua a fare paura e con i suoi duemila metri quadrati di amianto ormai deteriorati rappresenta un incubo per i residenti della Marina i quali, da oltre vent’anni, invocano interventi di messa in sicurezza.
Il caso, rilanciato nelle ultime settimane dall’Ona Cosenza (e già attenzionato dall’associazione per la lotta all’amianto di Reggio rappresentata da Massimo Alampi nonché da Legambiente) è finito al centro della puntata odierna di Dentro la Notizia, il format della redazione giornalistica di LaC News23 condotto da Pier Paolo Cambareri. Con l’inviato Tonino Raco, il nuovo presidente del Circolo Legambiente di Reggio Calabria, Daniele Cartisano a fare da sponda all’ingegnere Giuseppe Infusini, presidente dell’Ona Cosenza e alla giornalista Francesca Ventre, figlia di Lucia Itala Benedetto, scomparsa a luglio del 2022 a causa di un mesotelioma pleurico, la neoplasia polmonare incurabile che, secondo la scienza, è determinata proprio dall’esposizione alle fibre di amianto. Una testimonianza, quella di Francesca Ventre, particolarmente significativa alla luce dei timori che la comunità locale nutre per la presenza di eternit ormai usurato nell’ex fabbrica di pipe: sua madre, seppure da tempo residente a Roma con la famiglia, trascorreva le estati nella villetta di famiglia, posta proprio a poche decine di metri in linea d’area dal sito contaminato. Da giugno a ottobre tornava nella sua Calabria per respirare i profumi dello Stretto…
Nel corso della puntata, illuminante l’intervento non programmato di Pasquale Russo, proprietario (insieme ai fratelli) di uno dei lotti acquistati dell’ex segheria: con la famiglia si è fatto carico, a sue spese, della rimozione di amianto nel sito acquisito, un impegno che rischia di essere vanificato proprio dalla presenza di eternit nell’altro lotto ancora destinato agli interventi. La sua testimonianza restituisce netta la percezione che la comunità locale ha, ormai, di restituire al territorio salubrità e bellezza. Un obiettivo possibile, ha spiegato Infusini, attraverso due strade: l’accesso ai finanziamenti messi a disposizione dal ministero dell’Ambiente e la rimodulazione (e approvazione) del nuovo Prac (Piano regionale amianto della Calabria) scaduto da due anni. Fissando il “Caso San Lorenzo” come priorità, si potrebbe procedere subito al trasferimento dei fondi al Comune e partire con la rimozione dell’eternit, chiamando poi ai danni la società proprietaria del sito inadempiente. Infusini, sollecitato in merito e dopo lo studio della vicenda su sollecitazione dei cittadini residenti nell’area, ha spiegato anche quale potrebbe essere il ruolo immediato del commissario prefettizio che ora governa l’ente in attesa delle nuove elezioni.
Opportunità che dovrebbero essere colte al più presto, per affrettare i tempi e prevenire nuovi lutti in un percorso che, mai come stavolta, è assolutamente possibile.
Puoi rivedere la puntata odierna di Dentro la Notizia su LaC Play.