VIDEO | 30mila tonnellate di rifiuti accumulati a ridosso di una fiumara. Oggi si cerca di disinnescare quella che il sindaco Maesano definisce «una bomba ecologica»
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Quasi 30 mila tonnellate di rifiuti accumulati in più di 40 anni su un’area di 24 mila metri quadri, si trova nella frazione Bosco Sant’Ippolito di Bovalino, nella Locride, l’ex discarica di Scinà. Montagne di rifiuti (molti dei quali pericolosi) che per giunta costeggiano l’alveo della Fiumara Careri, con la drammatica conseguenza che dal 1980 circa quei rifiuti, con il corso d’acqua in piena, sono finiti in mare.
«Definire questo sito una bomba ecologica è il minimo che si possa dire - spiega Vincenzo Maesano, sindaco di Bovalino - perché seppur sopita e sotterrata da tanti metri cubi di terreno questa è sicuramente una zona ad alto rischio per i livelli di inquinamento».
Quest’anno, dopo che nel 2017 la Regione Calabria ha stanziato un finanziamento per la bonifica del sito ed in seguito a lungaggini burocratiche, pareri di numerosi enti da ottenere e progettazioni, è cominciato in primavera un lavoro di ripristino di quell’area indicata da decenni come uno dei siti più inquinati dell’intera regione, dove rifiuti di ogni tipo sono diventati un tutt’uno con la natura circostante, così che pneumatici, rifiuti ingombranti, plastica e vetro si confondono con la vegetazione.
«I lavori procedono in maniera spedita e già più della metà dell’area è stata bonificata. Quando mi sono insediato - ha aggiunto Maesano - alla delibera di approvazione di una bozza di convenzione non si era dato seguito e abbiamo sollecitato nel 2017 la stipula di questa convenzione, poi da lì è partito tutto il resto dell’iter che mancava fino all’aggiudicazione dei lavori e all’avvio degli stessi. Un iter in cui ci sono stati blocchi dal punto di vista amministrativo che non possono essere considerati normali».
Un intervento, quello di bonifica dell'area in cui si trova l'ex discarica di Scinà, più volte invocato nel corso degli anni anche dai media, locali e nazionali.
«Nel 2018 - commenta il sindaco - è giunta anche Striscia la notizia come a voler dare uno scoop, ma conoscevamo tutti la situazione. Oggi è giusto evidenziare questo lavoro che si sta portando avanti e sottolineare che la città di Bovalino finalmente si mette al passo coi tempi e va nella direzione di una transizione ecologica e quindi un impatto ambientale a rifiuti zero».
Per quanto riguarda le tempistiche di conclusione dei lavori il sindaco Maesano spiega come queste siano strettamente correlate alla disponibilità, nelle discariche autorizzate, di poter ricevere i rifiuti da smaltire sulla base dei codici Cer che li identificano.