Ad un anno dall’alluvione che in piena estate flagellò Ioppolo e Nicotera, siamo tornati nei due centri del Vibonese, raccontando i ricordi drammatici, la rabbia di ieri e di oggi per una burocrazia che ancora non ha fatto spendere i fondi stanziati.

Due le ordinanze di Protezione civile per quella dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, e ancora oggi il vicesindaco ioppolese, Dino Sterza, ammette: «Abbiamo firmato le convenzioni con la Regione e nominato i rup, ma ancora nessuna spesa dei 3.500.000 euro stanziati». Il lungomare e il torrente Agnone sono ancora sorvegliati speciali. Nessun intervento di messa in sicurezza sul corso d’acqua, e la strada che costeggia l’arenile è ancora interrotta.


Da volano di sviluppo economico a simbolo di un tempo che si è fermato malamente. Così, l’imprenditore Giovanni Cinquegrana ritorna con la mente a quelle giornate per dire «ci siamo aiutati l’un l’altro» e la signora Isabella Comerci lamenta: «Abbiamo fatto richiesta di risarcimento danni ma dopo un anno ancora nulla e il pericolo permane».