Quello che non ti aspetti… Chissà perché, forse un po’ tutti immaginiamo gli esperti di social, di comunicazione su piattaforma e social media marketing, come una sorta di moderno “topo da biblioteca”. Associamo coloro che utilizzano molto il pc, trascorrono intere giornate seduti davanti al monitor o al display, l’idea di tipi solitari, introversi, con scarsa propensione alle relazioni dirette.
Ecco, Francesco è la negazione di tale, errata percezione.

Diretto, aperto, ironico e spigliato, con una dialettica vivace, incisiva, quasi da navigato speaker radiofonico, accattivante anche nel suo racconto. A partire dagli studi classici, la passione per la comunicazione, che lo induce a partire per conoscere l’Europa.
L’esperienza di Bruxelles, la conoscenza di ciò che si muoveva nel settore dell’innovazione e nuove tecnologie per la comunicazione.

La scelta di ritornare in Calabria e fondare, insieme a Chiara Ferreri la Efferre Communication, portare in giro nella nostra regione le potenzialità dell’innovazione, le nuove forme di comunicazione, ancora quasi sconosciute, fino a diventare, oggi, responsabile social e digital strategist del gruppo Pubbliemme.

Intanto ha sposato la sua “socia”, Chiara, dalla quale ha avuto due splendidi bimbi. Si definisce “marito pasticcione”, ma non dice il perché e dichiara apertamente la sua fede calcistica per Inter e Cosenza.

Altro che difficoltà nella relazione diretta… 
Francesco rapisce e travolge, con la capacità di bravo affabulatore, nel racconto della sua esperienza di vita e di lavoro.

«Ho compreso da subito le potenzialità del web, dei social media e dei siti internet, - ha raccontato Rende - di quanto potessero sviluppare nuovi mercati e creare relazioni tra aziende. Inizialmente è stato fatto un lavoro di divulgazione, poi sono arrivate tantissime soddisfazioni. Da due anni sono il responsabile di tutte le piattaforme social e collaboro su nuovi progetti come LaCalabriaVisione, un progetto di promozione turistica del territorio. Stiamo contaminando i nostri linguaggi per raccontare quelle che sono le cose belle della Calabria».