Il weekend di Serie D che sta per iniziare dirà molto sulla bagarre nei piani alti della classifica. Vibonese-Siracusa è un match che può riaprire il campionato, così come può dare agli aretusei la possibilità di tentare una prima vera fuga.
La Reggina, a prescindere dal risultato del “Razza”, non può e non deve permettere ciò. Ecco perché la sfida del “Bruccoleri” contro il Castrum Favara diventa fondamentale, a questo punto della stagione, per la truppa di Brunello Trocini. Un’importanza che ha a che fare sicuramente con il discorso promozione, ma che si allarga poi alla stabilità e alla continuità di una squadra sin qui troppo altalenante. 
La stagione della Reggina fino ad oggi è stato un giro sulle montagne russe e l’ultima partita contro il Locri ne è l’emblema. A differenza di altri weekend, decisamente più amari, quello scorso ha assunto le sembianze della rinascita. Sta agli amaranto, adesso, non gettare alle ortiche l’ennesima folata di entusiasmo.

Le ultime uscite hanno restituito l’immagine di una squadra che dà il meglio di sè quando mette in campo due attaccanti veri. Barranco e Curiale faticano quando rimangono isolati al centro dell’attacco: in un ipotetico 4-3-3 necessitano che uno degli esterni venga dentro il campo per dialogare con loro o che uno dei centrocampisti si inserisca con continuità per attirare a sè l’attenzione della difesa avversaria. 
Mister Trocini starà sicuramente meditando su questo aspetto e, per sua fortuna, ritrova un giocatore in grado di svolgere entrambe le fasi con dinamismo e qualità. Luigi Forciniti ha scontato le quattro giornate di squalifica e torna a disposizione per completare, con ogni probabilità, la mediana insieme a Barillà e Salandria.
In attacco pronto nuovamente il tridente con il nuovo acquisto Paolo Grillo, positivo contro il Locri, e Ragusa ai lati di uno tra Barranco e Curiale.