L'amministratore unico getta la spugna e consegna la squadra all'amministrazione comunale. Ma la gara di domani con Catania si giocherà comunque. E sarà fondamentale la presenza dei reggini
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«Dopo settimane di riflessioni, confronti ed esternazioni, mi trovo costretto a fare un passo indietro per cercare di tutelare il presente ed il futuro della Viola Reggio Calabria». Con queste parole l’amministratore unico della Viola Reggio Calabria, Aurelio Coppolino, mette fine alla sua breve esperienza nella società neroarancio lasciando, di fatto, l’incarico e consegnando la squadra al sindaco. Coppolino fa mea culpa: «Porgo le mie scuse a tutta la città ed ai tifosi, all’Amministrazione Comunale e Metropolitana ed in particolare a tutti i membri della Viola Reggio Calabria per avere avviato un progetto, sebbene in corsa, senza le dovute garanzie e risorse economiche perdendo di vista quelli che dovevano essere le reali basi per la sostenibilità dello stesso.
Questa mattina, dopo un confronto con il sindaco della Città di Reggio Calabria, ho ritenuto opportuno manifestargli apertamente l'impossibilità nel dare seguito agli impegni presi e consegnare, per questo, la Viola all'Amministrazione con l'auspicio che possa trovare una soluzione in grado di garantire la continuità societaria e sportiva». Una fine quasi scontata dopo la conferenza stampa di martedì scorso, in cui l'amministratore unico aveva dato un aut aut. Evidentemente l'incontro con il sindaco ha portato Coppolino ad una decisione che in parte era già maturata.
Resta da capire, ora, cosa farà il primo cittadino e se la società neroarancio potrà continuare il campionato o dovrà alzare definitivamente bandiera bianca.
Intanto, la gara di domani con Catania si giocherà regolarmente e la presenza dei reggini sarà fondamentale anche in ottica futura. In tal senso, sarebbe auspicabile che il sindaco Giuseppe Falcomatà fosse presente all'incontro per dare un segno tangibile di impegno, così da poter poi iniziare a provare a salvare la realtà cestistica nel breve volgere di pochi giorni.