«La società Vigor Lamezia in riferimento ad un articolo apparso su una testata giornalistica, e in seguito ad un post sui social tendenti a discreditare la tifoseria e l’ambiente biancoverde, intende precisare quanto segue: respingiamo con forza le informazioni inesatte contenute e riportate sia nell’articolo che nel post e che fanno riferimento a ipotetici atteggiamenti di razzismo nei confronti del calciatore del Sambiase, Djalo il quale si è reso lui protagonista - alla fine di un derby giocato davanti ad una grande e gioiosa cornice di pubblico - di gesti provocatori certificati anche dalle riprese televisive recandosi nei pressi della gradinata est e aizzando i tifosi di fede biancoverde». È quanto si legge in una nota della società Vigor Lamezia in riferimento a un articolo che riporta quanto postato su Instagram dal calciatore del Sambiase Carlos Djalo.

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«Un comportamento che è stato stigmatizzato dai più in quanto commesso da un calciatore che -prosegue la società biancoverde -, al di là del colore della pelle, ha evidentemente sbagliato per poi, come si evince, utilizzarlo a suo piacimento parlando di episodio di razzismo».

«La società Vigor Lamezia ha nel suo Dna la solidarietà e i sani valori e principi di democrazia e legalità, ma non accetta in alcun modo che sia travisata la realtà dei fatti in nome del politicamente corretto – prosegue la Vigor Lamezia -. Rimarchiamo al contrario l’atteggiamento antisportivo del calciatore del Sambiase e le successive dichiarazioni che respingiamo con sdegno. Tant’è che dal momento del suo ingresso in campo ha avuto atteggiamenti provocatori. Cosa invece che non ha avuto l’altro calciatore di colore del Sambiase, Solomon il quale in più occasioni ha rimproverato Djalo. Nei loro confronti, e in generale dei confronti di calciatori di colore, il pubblico del D’Ippolito e la tifoseria biancoverde, non hanno mai manifestato atteggiamenti o comportamenti razzisti».

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«Il derby di domenica al contrario è stata una grande festa di sport per la città di Lamezia Terme – concludono -, macchiato solo da questo episodio che si vuole far passare per razzismo e per cercare di discredere il nome di una intera tifoseria e di una società modello che sta facendo grossi sacrifici per ridare dignità al calcio lametino».