A Lamezia Terme, inizia il conto alla rovescia per il derby tra Sambiase e Vigor Lamezia. Una settimana turbolenta per la società biancoverde che, lo scorso martedì, ha esonerato Giuseppe Saladino e ha affidato la guida della prima squadra a Danilo Fanello, allenatore che dopo l’esperienza in Serie D con il Cittanova riparte nel campionato di Eccellenza.

Un ritorno che non è passato inosservato: l’ultima volta alla guida di una squadra lametina nel massimo campionato regionale risale al 2021, il 20 giugno di quell’anno, nella finale del mini torneo, Fanello trascinò il Sambiase in Serie D.

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L’ultima volta al Gianni Renda risale al 13 giugno 2021, nella semifinale del mini torneo, proprio con la Vigor. Fanello è pronto dunque a ritornare, questa volta, però, da avversario. A pochi giorni da una delle partite più attese della stagione, Danilo Fanello è intervenuto ai microfoni di LaC News 24. Per il tecnico si tratta del primo derby – nel massimo campionato regionale – alla guida della Vigor Lamezia. Il tecnico biancoverde esordisce facendo «un plauso ad entrambe le società per essere ripartite molto bene dopo anni durante i quali hanno subito molto».

In merito alla sfida di sabato, evidenzia: «Il derby è una di quelle partite che in un certo senso si prepara “da sola”. Dal punto di vista tecnico sarà sicuramente una partita ostica, affronteremo una squadra che, a detta di tutti, è una corazzata, per cui dovremmo metterci tanto impegno e abnegazione per portare a casa un risultato positivo».

Sull’esonero di Giuseppe Saladino, parole di stima e affetto per il collega nonché amico: «Quando c’è un esonero dispiace a tutti, a me in primis perché ho sostituito un amico prima che un bravissimo allenatore». Il cambio in panchina rappresenta sempre una scossa per l’ambiente e soprattutto per i giocatori: «Dopo un esonero, è normale che nei giocatori aumenti il senso di responsabilità. A pagare è sempre l’allenatore, è scontato che sia così, questa, purtroppo, è la legge del calcio. Adesso è il momento per i giocatori di assumersi, maggiormente le proprie responsabilità, devono tirare fuori tutto quello che hanno, le domeniche passano e le scusanti finiscono».

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Per Fanello, non si tratta di uno spogliatoio nuovo, negli anni ha infatti allenato la maggior parte degli attuali giocatori biancoverdi. «Sicuramente, conoscendo molti dei ragazzi, è più facile entrare in sintonia con la squadra. Ho trovato un gruppo dispiaciuto per la vicenda legata a mister Saladino, perché oltre a essere un bravo allenatore, i ragazzi erano molto legati a lui dal punto di vista umano. In questa settimana stiamo cercando, soprattutto, di tirare su il morale, è la prima cosa da fare in una situazione del genere. Dal punto di vista tecnico/tattico, è una squadra esperta quindi è difficile che non sappia cosa fare. Stiamo cercando di far aumentare l’autostima e la consapevolezza dei propri mezzi».

Infine, abbiamo chiesto a Fanello cosa significhi per lui ritornare al Gianni Renda da avversario. «Purtroppo dopo la finale a Sersale del 2021, credo che nessuno avrebbe mai immaginato quello che sarebbe successo dopo. Una situazione che ha lasciato molto dispiacere in me, nei ragazzi, per quello che sarebbe potuto essere. Allo stesso tempo è un piacere per me ritornare, ho sempre ricevuto attestati di stima da parte della tifoseria giallorossa, del pubblico del Sambiase, mi reputo una brava persona, leale, onesta e corretta e credo che questa sia stata la cosa più apprezzata da parte loro; tra l’altro sono stati raggiunti dei risultati importanti per cui credo che sia normale che ci sia stima reciproca. Per me sarà un piacere ritornare al Gianni Renda. L’emozione è innegabile, un esordio che nessuno poteva immaginare, ma una volta iniziata la partita, bisogna lasciare le emozioni da parte».