È tutto pronto per un match che può rivelarsi spartiacque per la stagione della Reggina. Domani, domenica 13 ottobre, andrà in scena al De Simone di Siracusa lo scontro diretto contro gli azzurri guidati da Marco Turati. Come arriva la Reggina a questa partita? Ha risposto mister Pergolizzi nella consueta conferenza stampa della vigilia: 

«Contro l’Acireale ho schierato Giuliodori nel tridente con l’intenzione di avere un 3-5-2 più equilibrato in fase di non possesso. Abbiamo preso un goal evitabile, forse dovuto al nervosismo, ma questo non deve succedere ed è una mancanza nostra. La partita di domani è molto sentita, mi aspetto di vedere un bel match con due squadre che provano a vincere. Al tempo stesso, però, mi aspetto anche tanta tattica».

I dubbi sul modulo e il dispiacere per il primo tempo contro l'Acireale

«Giocare a cinque ci dà più protezione, giocare a quattro ci può forse aprire a più soluzioni offensive. È il nostro modo di pensare che deve essere diverso: dobbiamo giocare più da squadra. Contro l’Acireale il più grande dispiacere è non aver fatto goal dopo essere entrati 7-8 volte in area di rigore, poi può succedere che l’avversario faccia goal al primo tiro in porta».

Le critiche e le pressioni

«Il mio dovere è quello di allenare e trasmettere positività alla squadra, cercando di attirare l’attenzione più su di me che sui giocatori. Sappiamo di avere gli occhi addosso e di dover fare bene fin da subito ma io penso che con il tempo diventeremo squadra. Io non posso vivere di ciò che sento ma devo vivere di ciò che vedo».

L'avversario

«Il Siracusa è una squadra che sa interscambiarsi di ruoli e attaccare con tanti uomini. Noi dobbiamo lavorare da collettivo e cercare di sfruttare il singolo giocatore perché di qualità ne abbiamo tanta. È un esame per capire cosa possiamo dare in questo momento. Porcino sarà ancora assente».