La società dello Stretto sembra aver trovato nel tridente l’antidoto all’inefficacia offensiva, con un Ragusa rivitalizzato e un Renelus mai domo. La preview della gara contro i rossoazzurri
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Lo 0-4 di Enna ha finalmente mostrato una Reggina bella e dominante: uno status che la squadra amaranto dovrebbe sempre rivendicare vista la qualità e la profondità di una rosa da primo posto. Complice la sconfitta della Scafatese contro la Vibonese, ora la vetta (occupata dal Siracusa) dista soltanto due lunghezze: una situazione ottimale visti i risultati sinora maturati negli scontri diretti.
Il 4-3-3 (finalmente) disegnato da Pergolizzi ci sta restituendo una Reggina padrona del campo e con mille soluzioni offensive. Il tridente permette, infatti, di valorizzare maggiormente giocatori come Ragusa, Provazza e Renelus – che sulle fasce trovano la propria dimora.
Il 90 amaranto non ha timbrato il cartellino ma al Generale Gaeta di Enna è stato il migliore in campo: ha conquistato la punizione dell1-0, confezionato l’assist per il goal di Renelus e ha causato l’ammonizione di diversi giocatori in maglia gialloverde. Bene anche Curiale, che ha trovato il primo goal in maglia amaranto dopo averlo sfiorato nel recupero contro l'Acireale
Pergolizzi nel post-partita ha dichiarato: «Il segnale positivo è la mentalità, le rotazioni con tutti i calciatori che giocano e si divertono ma soprattutto quando vengono chiamati in causa si mettono a disposizione. La vittoria di un allenatore è questa». Un plauso, in particolare, a Salandria – ai margini nelle prime uscite e ora, grazie alla perseveranza nel lavoro quotidiano, di nuovo indispensabile.
Non basta chiamarsi Reggina per vincere e performare, bisogna lavorare come o più degli altri: «Qui bisogna pedalare, accendere i motori in un campionato difficile come questo è fondamentale», la chiosa del tecnico reggino. Quest’ultimo non dovrebbe recuperare né Vesprini né Giuliodori ma la solida prestazione di Bonacchi nel ruolo di terzino destro fa dormire sonni tranquilli all’ex Campobasso e Palermo, che dovrebbe confermare l’undici dell’infrasettimanale.
Ora la parola d’ordine è confermarsi, per dimostrare a tutti che la partita di Enna non è stata un episodio. Al Granillo contro il Paternò, sesto in classifica e sorpresa di questo campionato insieme al Locri, servirà la massima attenzione. I rossoazzurri allenati da Gaetano Catalano segnano poco – solo 5 goal in 8 partite – ma sono, al tempo stesso, compatti e battaglieri: cinque sono anche i goal subiti. Tre di queste reti sono state siglate dall’ex Brindisi Angelo Guida, a segno anche contro la Nuova Igea Virtus con un eurogoal da bomber vero.