Il tecnico dei pitagorici ha incontrato i giornalisti in sala stampa alla vigilia della sfida valida per la quinta giornata del campionato: «Vogliamo fare i 3 punti a prescindere da ciò che non abbiamo fatto bene fino ad ora»
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Il tecnico che dopo l’esordio vittorioso a Catania deve rispondere di un punto in tre gare, ma non si sente sulla graticola rispondendo alle domande dei giornalisti alla vigilia della gara in casa contro l’ultima in classifica con un solo punto.
All'Ezio Scida domani andrà in scena Crotone - Sorrento valevole per la quinta giornata del girone C di Serie C. È una gara che ha preso importanza perché il Crotone nello scorso turno infrasettimanale ha pareggiato in casa contro il Cerignola senza dare quello scossone necessario a riscattare le due precedenti sconfitte. La squadra di Zauli si è smarrita dopo il colpaccio di Catania alla prima giornata, il mister deve dunque rispondere delle successive tre gare dove ha raccolto solo un punto come quello racimolato dal Sorrento che lo relega all’ultimo posto in classifica.
«Il Sorrento al di là dei punti è una squadra che ha la sua fisionomia e non sarà certo una passeggiata», ha affermato il tecnico degli Squali. Quando gli si chiede se si sente in discussione l’allenatore dimostra di essere sereno: «Questa gara non è uno spartiacque - dice -, domani vogliamo vincere, abbiamo tutti a posto e cerchiamo di fare i 3 punti a prescindere da ciò che non abbiamo fatto bene fino ad ora».
Arrivano anche le domande di tattica e modulo: «Nell’ultima partita Tumminello è stato effettivamente più isolato, ma i nostri difetti sono altri, abbiamo quasi sempre giocato e creato tanto, nell’ultima no e questo è stato un ulteriore errore». Ma si misura anche la prospettiva delle forze in campionato: «Tranne il Benevento, che sulla carta ha una rosa superiore, tante squadre sono sulla stessa linea. Ed il Benevento ha sette punti, non 12, dunque pensiamo a vincere e a riguardare la classifica più in là». E riandando sugli errori specifica: «Ieri abbiamo rivisto la gara con i direttori, primo tempo equilibrato e nel secondo, prima del goal loro che ci siamo fatti noi, loro sono venuti in qua una sola volta; gli errori sono singoli e non tattici e ci stanno quando non sei particolarmente brillanti».