Siamo alla vigilia di uno dei turni infrasettimanali del girone C della Lega Pro, ed il Crotone di Mister Zauli affronta la prima di tre gare in 6 giorni contro le streghe campane con cui c’è una rivalità storica. Ma non è proprio il momento di pensare alle gare successive in casa del Picerno di giovedì 15 febbraio prossimo e la successiva allo Scida di domenica 18 febbraio contro il Taranto: «Non è più come al girone d’andata, ora rimangono 14 gare e dopo questa settimana cruciale, ne mancheranno 11, ma sappiamo davvero che questa di lunedì sera è davvero quella fondamentale» esordisce Lamberto Zauli nell’anticipata conferenza prima dello scontro diretto contro il Benevento il cui fischio d’inizio, allo stadio Ezio Scida, è previsto per le 20.30 di lunedì.

«Loro vengono da risultati importanti ed hanno una rosa importante, ma questa è una gara che si giocava tre anni fa in serie A -specifica l’allenatore del Crotone - dunque è inutile rammentare a tutti che siamo 4 o 5 squadre sullo stesso livello di classifica e blasone, a parte la Juve Stabia che ha il merito di continuare a mantenere il vantaggio che ha saputo guadagnarsi». Molte delle domande puntano a comprendere che Crotone sarà perchè nonostante la campagna acquisti con i botti, permane l’emergenza, almeno in difesa: «Loiacono è squalificato e Bove e Gigliotti sono ancora da recuperare al meglio, ma chiunque scenderà in campo, noi vogliamo fare la gara per vincere e rilanciare ambizioni importanti».

Così come è un capitolo che non vuole proprio toccare sono la tenuta psicologica, la garra da mettere sul terreno di gioco e l’attitudine: «So benissimo che delle ultime tre (con soli due punti fatti ndr) rimane ancora il grandissimo rammarico della gara buttata a Cerignola - ammette Zauli - ma sono nel calcio da quando avevo 14 anni, una settimana sei un campione e quella successiva non sei proprio capace, vale per i calciatori così come per gli allenatori». Così quando gli si chiede come dovrà essere affrontato questo Benevento che gioca con il 3-4-3, lui risponde: «è ovvio che accetteremo, gioco forza, la possibilità dell’uno contro uno, dovremo dunque bloccare linee di passaggio, ma soprattutto avere chiaro che ci giochiamo tutti un pezzo della nostra credibilità di voler crescere sia come squadra ma anche come singoli, perché la gara di lunedì ci dirà se possiamo ancora sognare traguardi importantissimi o preparare lo status successivo» che tradotto vale a dire, o si vince contro il Benevento, o non rimane altro che proiettare progetto e sviluppi per la disputa di play-off con il coltello tra i denti.