Il presidente giallorosso torna anche sugli scontri dopo la sfida del Marulla dello scorso mese di marzo: «In quell’occasione la nostra tifoseria è stata abbandonata dalle forze dell’ordine»
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La diciottesima giornata del campionato di Serie B, ha visto il Catanzaro cadere dopo ben undici turni (nove pareggi e due vittorie). Al “Ceravolo” è infatti arrivata la sconfitta, nel match interno contro uno Spezia che si sta dimostrando tra le valide alternative al battistrada Sassuolo.
Un piccolo incidente di percorso che comunque tiene i giallorossi in lizza per la zona play off. La sconfitta, però, è subito da archiviare anche perché nel boxing day del prossimo 26 dicembre, in occasione della diciannovesima giornata (ultima d'andata), c'è in programma il derby calabrese tra Cosenza e Catanzaro allo stadio Marulla.
Un derby arrivato per chiudere col botto il 2024 e, di questo, ne ha parlato il presidente giallorosso Floriano Noto, ospite della diciottesima puntata di 11 in Campo, programma di LaC Tv e condotto da Maurizio Insardà, in onda ogni lunedì alle ore 21:30 sul canale 11 del digitale terrestre e sul canale 820 di Sky.
Il patron catanzarese ha iniziato con il parlare della sconfitta contro lo Spezia: «Sicuramente abbiamo già metabolizzato il KO anche perché, con tutte queste partite ravvicinate, non c'è tempo per pensare alla gara precedente. Diciamo che è stata una partita dai doppi sentimenti poichè, a mio avviso, ai punti avremmo meritato il pareggio».
Noto ritorna poi su un episodio in particolare: «L'amarezza rimane per il calcio di rigore negato, dopo che il VAR lo aveva concesso, e per il fuorigioco. Può essere vero il centimetro ma se andiamo a vedere queste cose, allora si dovrebbe ritornare al vecchio fuorigioco dove rimane un po' di aria tra i due giocatori, perché se uno ha 46 di piede e l'altro il 37 di Palanca allora come si agisce? Ormai comunque è andata, inutile riparlarne, dico solo che il fuorigioco va rivisto perché così si lascia adito a pettegolezzi».
E ancora: «Io sono per la tecnologia, ma in Serie B quest'anno abbiamo un numero minore di telecamere rispetto alla scorsa stagione. Sono del parere che le cose o si fanno bene o non si fanno».
Sale, come detto, la febbre del derby nel Boxing Day del giorno di Santo Stefano, ma prima il numero uno giallorosso ritorna sui fatti extra calcio dello scorso mese di marzo, nel post Cosenza-Catanzaro del torneo 2022-2023: «Io ricordo tanti derby, sia da presidente che da tifoso, ma quello che è accaduto l'ultima volta è in un certo senso emblematico. La tifoseria del Catanzaro è stata abbandonata, prima che si immettesse in autostrada per lasciare Cosenza i tifosi giallorossi hanno subito un attacco». E a tal proposito «non so se siete a conoscenza della sentenza del Tar, ma magistrati i quali, dopo aver visionato le carte, hanno dato ampia ragione ai nostri tifosi condannando l'operato della Questura. È scritto con una sentenza, non lo diciamo noi».
Sul match in terra cosentina in programma il prossimo 26 dicembre: «Pronostico? Non ho la sfera magica. Un derby è sempre un derby e tutte le parti coinvolte lo vogliono vincere. Mi auguro che per entrambe le ultime sconfitte non abbiano riscontrato contraccolpi né per noi né per loro. Guardiamo con grande fiducia a questa partita». Sconfitta contro lo Spezia a parte, comunque, i giallorossi stanno dimostrando una crescita costante: «Siamo in crescita - dice Noto - come si è visto negli ultimi risultati ma anche nelle prestazioni, dove abbiamo dimostrato di potercela giocare con chiunque. Contro il Sassuolo abbiamo giocato nella prima giornata e non si era ancora calato nella realtà della B, ma penso sia di gran lunga quella che è più squadra».