Como-Cosenza di domani pomeriggio è l’ennesima ancora di salvezza che il campionato offre alla compagine di William Viali, che al Sinigaglia sarà accompagnato da almeno mille sostenitori. Cinquecento quelli che si ritroveranno nel settore ospiti, andato sold-out già nei giorni, il resto sparsi nel resto dell’impianto sulle rive del Lario perché residenti al nord. L’ultimo posto in classifica è la fotografia di un’annata scellerata che finora non ha prodotto nulla di buono. Una classifica corta e avversari non avvezzi a destreggiarsi nelle sabbie mobili della classifica, tuttavia, lasciano accesa una fiammella di speranza.

Per questa gara il tecnico dei Lupi non avrà a disposizione gli infortunati Zarate e Praszelik, mentre Florenzi è finalmente tornato in gruppo. Per l’argentino la stagione è terminata dopo l’operazione, il secondo starà fuori per un po’ a causa di un guaio muscolare. «Aldo ha sostenuto il primo allenamento con i compagni - ha evidenziato il tecnico -. Il suo nome comparirà nell’elenco dei convocati».

La probabile formazione del Cosenza

Senza il golden boy dei Lupi, con Calò e Brescianini, a centrocampo («dove non c’è molta scelta») giocherà Voca. Di sicuro avrà più spazio Cortinovis, da capire se da mezzala o da fantasista. In attacco toccherà a Finotto guidare la prima linea. Alle sue spalle Marras e poi uno tra D’Urso e Nasti. In porta l’indiscutibile Micai, vero “hombre del partido” dei Lupi. Sull’out di destra dovrebbe tornare Rispoli, mentre dalla parte opposta non è in discussione la presenza di D’Orazio. Al centro della difesa, scontata la squalifica, riecco Vaisanen. Da decidere il suo partner: Rigione o Meroni?

«Il Como vanta una rosa molto qualitativa, ci sarà da soffrire - ha aggiunto Viali -. Però faremo la nostra partita, firmerei oggi per rivedere la squadra di Bari e quella stessa determinazione. Dopo il 95’ dovremo essere convinti di avere espresso il massimo del potenziale».

Viali crede nella salvezza

Il tecnico del Cosenza è concentrato sulla partita («non c’è tempo per pensare alla Reggina») ed esprime grande fiducia per l’esito finale della stagione. «La mia convinzione non è figlia di un sogno - ha precisato - ma delle prestazioni dei ragazzi e degli allenamenti settimanali. L’atmosfera non è mai stata migliore, lo spirito è assolutamente di grande entusiasmo. Dipendiamo dai risultati, è vero, ma spesso sono conseguenze degli episodi. Siamo condizionati dal percorso, tuttavia guardando la classifica asetticamente non c’è niente di così complicato».

L’allenatore, dopo aver evidenziato l’importanza della gara del Sinigaglia, traccia la rotta. «Cosa fare per invertirla? Continuiamo a fare queste prestazioni e probabilmente la ruota girerà. Abbiamo un solo obbligo: mostrare di nuovo l’atteggiamento delle ultime partite. Magari vinceremo senza meritarlo, chi lo sa. Sono certo che verremo premiati».