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REGGIO CALABRIA - Il 2014 saluta. Arriva il 2015. L’anno che avrebbe dovuto rappresentare la rinascita del calcio calabrese e che invece, più realisticamente rappresenterà un’annata di transizione aspettando momenti migliori. Se fossimo a scuola in pochi supererebbero l’anno. Bocciato il 2014 della Reggina passata in 12 mesi dalla speranza di restare in serie B alla concreta possibilità di fallire prima e scivolare tra i dilettanti dopo. Gli errori sono di tutti, a restare in prima fila a prendersi i fischi più rumorosi è rimasto, però il solo Lillo Foti. Le idee per ripartire ci sono, mancano i giocatori per salvare il salvabile. A gennaio ne dovranno arrivare almeno 5/6 di un certo peso per portare la barca in porto. Rimandato il Catanzaro. Dopo aver conquistato la Lega Pro Unica nell’ultima parte del 2014, ci sia aspettava molto di più dalle aquile giallorosse. Partiti con pensieri di promozione i Cosentino boys sono stati costretti dagli eventi a cambiare in corsa gli obiettivi stagionali. Brevi, Moriero ed ora Sanderra. Tre allenatori in 12 mesi. L’arrivo di Kamarà, ieri sogno di mezz’estate, oggi incubo di fine mese. Basterebbe questo per comprendere il fallimento del progetto. Il patron giallorosso è stato chiaro. Si riparte da giovani affamati. Lo champagne è finito ancor prima di essere stappato?