Senza Denis e Menez la Reggina, guidata in panchina da Michele Napoli, esce con le ossa rotte dal “Bentegodi”, travolta per 3 a 0 dal Chievo dell’ex Alfredo Aglietti. Un netto passo indietro sul piano del gioco rispetto al match contro il Brescia per gli amaranto, a corto di idee e in difficoltà sin dalle prime battute di gara.

Merito del pressing alto dei padroni di casa che al 20’ vanno vicini al gol con un colpo di testa di De Luca che prende il tempo a Del Prato respinto da Plizzari, prima della rete del vantaggio clivense: Garritano libera al cross Canotto, palla a rimorchio per Margiotta che insacca il momentaneo 1-0.  Il numero 18 è scatenato e prima della fine del primo tempo da fermo davanti a 4 avversari scava un pallone per la testa di Margiotta, palla fuori di un niente.

Non cambia il copione nella ripresa che si apre con una ghiotta occasione per De Luca in versione Ibrahimovic e il gral riflesso di Plizzari che gli nega la gioia del gol. Gli ospiti, troppo brutti per essere veri, provano a scuotersi e il nuovo entrato Lafferty, pescato bene in area da Crisetig, centra in pieno il legno. Ma è solo un fuoco di paglia, perché qualche istante dopo in un’azione fotocopia del primo gol ancora Margiotta infila Plizzari per la seconda volta. Nel finale arriva anche il tris di Rigione, con un’incornata sugli sviluppi di un corner. La fotografia del momento della Reggina è l’occasione fallita da Vasic nel recupero, solo davanti a Semper. Il Chievo si rialza dopo due sconfitte consecutive. Per il club del presidente Gallo una serata da dimenticare in fretta.