Il direttore generale dei tirrenici ai nostri microfoni: «Siamo stati presi a bottigliate. Non so cosa abbia fatto scatenare questa situazione». E sul mezzo incendiato: «Episodio da censurare»
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Amaro epilogo quello del dopo gara tra Paolana e Rossanese, anticipo della 18esima giornata del campionato di Eccellenza terminato con la vittoria dei padroni di casa per 2-1. La cronaca non sportiva racconta infatti di diversi episodi che con il calcio hanno poco a che fare, sia durante la partita, che alla fine, con l’incendio di un furgone usato dai tifosi rossanesi. Su quest’ultimo fatto, le forze dell’ordine stanno indagando per risalire agli autori del gesto che, pare, non siano al momento associabili alla tifoseria della Paolana.
Per tentare di ricostruire l’accaduto abbiamo ascoltato il direttore generale della Paolana Franco Viola. Il dirigente biancazzuro ha raccontato ai microfoni del nostro network che nel corso della sfida, alla quale lo stesso ha assistito dalla tribuna, ha visto «dei petardi arrivare nel settore della Paolana – ci dice il dirigente – , ho visto che è arrivata qualche pietra e qualche bottiglia anche vicino a dove ero seduto io. Onestamente non sono riuscito a capire quale è stato il problema, non so cosa ha fatto scatenare questa situazione».
Una clima teso, dunque, almeno sugli spalti, secondo il racconto di Viola: «Nella gara di andata, quando abbiamo giocato a Rossano, siamo stati trattati benissimo – ricorda il direttore della Paolana -, addirittura io ho visto la partita in tribuna con il vicepresidente della Rossanese. Non so cosa oggi (ieri ndr) abbia fatto scatenare questa reazione ai tifosi della Rossanese. Quando sono arrivato in tribuna con qualche minuto di ritardo per vedere la partita, ho visto che si bersagliavano con questi lanci di pietre, di bottiglie con qualche petardo di troppo».
Una vita dedicata al calcio per il direttore Viola che non nasconde l’amarezza per quanto accaduto al Tarsitano: «Sono degli episodi deprecabili perché non c'entrano nulla con il calcio, cosa vuole che le dica, è un fatto increscioso che dispiace».
Il ricordo della giornata si ferma qui per il dirigente non avendo visto direttamente le scene dell’incendio del pulmino dei tifosi bizantini: «Non lo so, questo me l'hanno raccontato – afferma Viola –, non so cosa sia successo perché poi sono andato via. Non so di questa situazione di incendio – conclude – di questo veramente non le so dire. Le indagini daranno le risposte giuste. Tutto quello che è violenza nel calcio, così come nella vita, è da censurare».