Lo zio e mentore di Rafa Nadal passa all’attacco su Marca sul caso Clostebol: «Bisogna punire chi fa queste cose intenzionalmente, ma questo non è il caso»
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Tony Nadal e Jannik Sinner
Tony Nadal ha deciso da quale parte stare sulla squalifica di Jannik Sinner. Lo zio e mentore di Rafa Nadal lo aveva fatto anche nei mesi scorsi e lo ha ribadito in maniera netta anche alla presentazione del torneo di Maiorca, di cui è direttore, difendendo il numero uno del ranking Atp dopo l'accordo con la Wada per una sospensione di tre mesi.
«L'ho già detto e spiegato più volte, sono contrario alla sanzione. Conosco Sinner personalmente, non aveva alcuna intenzione di commettere un reato e non puoi trattare una persona in quel modo per un errore capitato per caso. La sanzione deve colpire qualcuno che fa cose sbagliate intenzionalmente e cerca il proprio tornaconto. E so che non è il caso di Sinner: non ha tratto alcun beneficio da ciò che hanno scoperto». A riportare le dichiarazioni di Tony Nadal è il quotidiano spagnolo Marca.
Mesi durissimi per il campione italiano che in attesa della sentenza della Wada. Dopo l’annuncio dell’ITIA dell'assoluzione dopo aver scovato la sua positività al Clostebol, Jannik Sinner è stato al centro di feroci attacchi anche da parte di suoi colleghi del Circus. Il mentore di Rafa su questi è passato decisamente all’attacco: «Sono sorpreso che diversi giocatori si siano schierati contro: anche alcuni di quelli che sono al massimo livello e alcuni che non sono molto puliti».