Con la premiazione dei vincitori, si è concluso: “Verso l’8 marzo: Tutte in campo”, il concorso promosso dalla società sportiva Corigliano Volley e dal Centro Antiviolenza Fabiana di Corigliano-Rossano. Una manifestazione che ha coinvolto gli istituti comprensivi e superiori di secondo grado al fine di sensibilizzare e stimolare un dibattito sull'emancipazione della donna nello sport.

Permangono ancora delle barriere da abbattere, ma dai più giovani giungono riflessioni e proposte che denotano maturità e piena consapevolezza. Un segnale che fa ben sperare per il futuro, nella capacità di superare gli stereotipi e affermare concretamente la piena parità di genere in tutti i settori. Aurora Sapia, studentessa dell’ Itc “Palma”, sottolinea l’importanza della parità dei sessi e ritiene «ingiustificato il dato secondo cui ancora oggi nel terzo Millennio si debba parlare del fenomeno». Simona Famigliolo, sempre del “Palma”, è tra le premiate al concorso: «La donna andrebbe ricordata tutti i giorni», ribadisce.  

Vari gli interventi susseguitisi nel corso della cerimonia di premiazione, alla quale hanno preso parte per la Corigliano Volley il direttore Pino De Patto e i Dirigenti Alessandro Sosto e Maria Cristina Sisca, per il Centro Antiviolenza la dottoressa Valentina Palma, mentre a portare i saluti dell’Amministrazione comunale è stata il vicesindaco Maria Salimbeni che ha rivolto un pensiero alle tante donne lavoratrici e a quelle che vivono il dramma della guerra.

Presenti anche il presidente del comitato provinciale territoriale della Federazione italiana pallavolo Marco Mari, Don Rocco Grillo, direttore dell'Ufficio Diocesano per lo sport ed il tempo libero, dirigenti e responsabili degli istituti scolastici partecipanti: Ic Erodoto, Iis Palma, Ic Guidi, Ic Leonetti, Ic Tieri. Tre i temi premiati, scelti sui 24 pervenuti dalla Commissione valutativa che ha tenuto conto anche delle riflessioni personali degli studenti.

La dirigente della Volley Corigliano  Maria Cristina Sisca ha sottolineato il profondo disagio, confermato anche dai contenuti emersi dagli elaborati presentati dai vincitori. L’obiettivo è azzerare discriminazioni ed etichette, tenendo ben presente che non vi sono sport maschili e sport femminili. Passaggi fondamentali anche nella lotta alla violenza di genere. Secondo Valentina Palma, psicologa Centro Antiviolenza, la lotta alla violenza di genere può essere combattuta attraverso «l’abbattimento di barriere mentali e su questo occorre ancora lavorare tanto».