Oltre le polemiche. Oltre due mesi di attesa infernale. Vibonese – Portici è una partita che va raccontata dalla fine. Dall’urlo liberatorio al triplice fischio dei duemila del “Luigi Razza” per un successo cha sa di messaggio, forte. Deciso. Rabbioso. Rabbia accumulata in un’estate clamorosa. Rabbia messa in campo e visibile fin dalle prime battute. Il divario con i napoletani è netto. Se non fosse per la staffilata su punizione al 10’ di Maggio e qualcosa nel finale di gara si potrebbe tranquillamente parlare di partita a senso unico. La Vibonese ha fame di pallone e al 15’ segna il suo primo gol in una manifestazione ufficiale. Lo infila Diego Allegretti, usato garantito, su assist di Vacca.

Il “Luigi Razza” è in festa

Il Portici in bambola. I Campilongo boys sfiorano il raddoppio più volte. Prima Da Dalt, poi Buda e ancora  Bubas e Vacca in un’azione che fa fare bella figura a Sorrentino. L’ultimo a mollare tra gli ospiti. L’estremo napoletano salva i suoi dall’imbarcata ma al 2’ della ripresa non può nulla sul tocco di Vacca che porta la Vibonese sul 2-0. Poco dopo i rossoblu sfiorano il tris sull’asse Allegretti-Bubas. Poi, il ritmo partita si fa sentire ed i monteleonesi tirano i remi in barca.

 

Il Portici prende coraggio e nel finale costruisce un paio di buone chance per accorciare le distanze. Clamorosa quella prodotta al 23'. Decisivo Brugnoni.  Poi ancora qualche altro brivido, il triplice fischio e l’urlo liberatorio del “Luigi Razza”. Aspettando il 3 ottobre. Quando il Tar deciderà se la Vibonese dovrà restare in D oppure ritornare tra i professionisti.