Dopo due colpi a vuoto, dopo la delusione del ko interno con il Trapani e l’inatteso pareggio di Castrovillari, la Vibonese è tornata a conquistare i tre punti. La capolista è ormai volata via, anche se, come vedremo, in casa rossoblù non si ha intenzione di mollare. Con i suoi 53 punti attuali la squadra di Buscè sarebbe al comando in sei degli altri otto gironi di Serie D. Questo a ulteriore dimostrazione dell’ottimo campionato svolto finora dalla Vibonese. Squadra al lavoro, quindi, approfittando anche del turno di sosta previsto per il torneo di Viareggio, che consentirà di preparare al meglio le prossime gare.

A parlare, in casa rossoblù, è Andrea Puca, recente innesto nel mercato di dicembre. Difensore classe 1997, ha scelto la Vibonese per provare a togliersi qualche soddisfazione, dopo le esperienze in Serie D con Luparense, Gladiator, Montegiorgio, Castelfidardo, Correggese, Francavilla e Potenza.  È stato schierato titolare nell’ultima gara contro l’Akragas, quella del ritorno alla vittoria della squadra rossoblù. «Era importante per noi ritrovare la strada dei tre punti – sottolinea Andrea Puca – per cancellare due partite nelle quali non sono purtroppo arrivati i risultati che speravamo di ottenere. Abbiamo affrontato un avversario complicato, ma siamo riusciti a ottenere una vittoria che fa morale e che consolida la nostra terza posizione».

La vetta è lontana, ma la Vibonese, come si diceva, continua a lottare: «Il Trapani ha preso un vantaggio consistente, però ci sono ancora tante giornate ed è nostro dovere ottenere il massimo nelle gare che rimangono: nel calcio non si può mai sapere. Nessun rilassamento, tutt’altro: lo dobbiamo a noi stessi, al lavoro che facciamo, allo staff tecnico e alla società. E lo dobbiamo anche alla gente che ci segue».

Infine, ecco il motivo per il quale Andrea Puca ha scelto di sposare la causa rossoblù: «Prima stavo in Veneto alla Luparense, ma dovevo cambiare aria. Appena è arrivata la proposta della Vibonese non ci ho pensato un attimo. Questa è una società seria e professionale, gestita in maniera ottimale. Qui si può fare calcio e sono felice di aver fatto questa scelta, anche perché ho la possibilità di disputare un torneo di vertice».