Per la formazione calabrese si tratta di un pareggio bugiardo dal punto di vista delle occasioni create e delle tantissime sprecate
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Il pareggio è bugiardo dal punto di vista delle occasioni create e delle tantissime sprecate. Il Sant’Agata, al Macrì di Locri, si dimostra squadra che sa stare in campo ma nel corso dei 90’ pecca di maturità e rischia il capovolgimento del risultato. Infatti sono proprio gli uomini di Facciolo a passare in vantaggio dopo cinque giri di lancetta grazie all’azione binomio Alagna-Aquino. Il primo conduce in discesa autorevole sulla fascia sinistra e il secondo, al centro dell’area, insacca senza errori di forma.
Il Locri aveva già sporcato d’inchiostro il taccuino personale con Marsico, al 2’, quando concludeva in maniera simile all’avversario ma facendosi bloccare la sfera. Si ripete la squadra di casa, che fa dominare la fascia a Lucà, ma il Sant’Agata sembra voler chiudere subito i conti con la stessa coppia di prima. A concludere però è Alagna che stacca e spizza. Da questo momento le due compagini non se le mandano a dire, intervallano capovolgimenti vibranti a momenti di noia tattica, regalano confronti verbali tra atleti, gettano al vento costruzioni quasi fatte e la partita, in qualche modo, trascina il nutrito pubblico. La soddisfazione per quest’ultimo arriva al 41’, quando Chiricosta segue sino alla linea di porta una palla destinata ad insaccarsi. È il momento migliore dei padroni di casa e un’altra ventata di agonismo tornerà a soffiare alla fine della nuova frazione.
Intanto Pappalardo e Larosa non servono il colpaccio e la gara continua nella ripresa, quando il valzer di sostituzioni muove più pedine negli azzurri di Militello che nel Locri. Un effetto dei cambi di Facciolo è chiaro: il Locri è stretto in piccoli spazi e il fraseggio deve aumentare di velocità per sfuggire al controllo degli esterni. Al 10’ Mincica lancia il Sant’Agata, chiama in causa Lanziani, e si ripete al 13’ peccando di freddezza. Il Locri lo interpreta come un segno indicativo e si riversa nell’area sicula, con Morrone che sporca la conclusione e Lucà che manda alta la sfera. Dall’altra parte Alagna conclude in girata, dopo il capovolgimento, e prova a sorprendere dalla distanza il portiere locrese. Lo specchio è ad un soffio di palla. Il Locri ricarica bomber Marsico ed è già il 32’ quando lo stesso si trova a tu per tu con Iovino. Il portiere azzurro sfoggia quattro uscite dall’area che mantengono automaticamente fuori dalla zona pericolosa il Locri. Per questo Larosa opta dalla distanza più volte ma quella davvero pericolosa è al 44’ su palla inattiva. Il risultato non cambia e il bottino viene equamente diviso.
Il tabellino
LOCRI (3-5-2): Lanziani; Pasqualino, Aquino, Comito; Lucà, Chiricosta, Marin (29’ pt De Leonardis), Larosa, Cuzzilla; Pappalardo (15’ st Morrone), Marsico. In panchina: Colella, Aquino V., Bruzzese, Coluccio, Pipicella, Rechichi, Misefari. Allenatore: Panarello
SANT’AGATA (4-3-3): Iovino; D’Amore (40’ st D’Avanzo), Yakubiv, Nagy, Squillace; Marcellino, Esposito (9’ st Maresca), Nunzi (20’ st Carrozzo); Aquino (1’ st Capogna), Alagna (29’ st Severino), Mincica. In panchina: Bottino, Sparacio, Lo Grande, Fiorello. Allenatore: Facciolo
ARBITRO: Paccagnella di Bologna (Pelotti e Lanfredi di Bologna).
MARCATORI: 5’ pt Aquino (SA), 40’ pt (L).
NOTE: terreno in ottime condizioni, spettatori trecentocinquanta circa. Ammoniti: De Leonardis, Lucà, Pasqualino, Esposito, Nunzi, Carrozzo. Angoli: 9-1. Recupero: 1’- 4’.