La sesta giornata del Girone I di Serie D vede la Reggina allontanarsi sempre più dalle rivali. Gli amaranto perdono il secondo scontro diretto stagionale contro il Siracusa di Marco Turati, a cui basta il rigore di Domenico Maggio per portare a casa i tre punti. Amaranto ora a -7 dalla Scafatese e a -6 dal Siracusa con un secondo tempo da recuperare: contro l’Acireale - partita che si completerà mercoledì 16 ottobre - la Reggina riparte sotto di un goal e di un uomo ma non ha più alibi.

Continua a volare, invece, la Vibonese di mister Facciolo che – dopo un inizio di campionato a rilento – ora ingrana la quarta. I rossoblù si sbarazzano della Sancataldese già nella prima mezz’ora grazie alle reti di Giunta e Terranova.

Esordio positivo per Ciccio Cozza sulla panchina del Locri: gli amaranto soffrono al D’Ippolito di Sambiase ma una magia di Leveque su punizione regala tre punti importantissimi alla società del patron Polifroni, che superano i giallorossi in classifica e agganciano momentaneamente la Reggina a quota 9 punti.

Mezzo passo falso per la capolista Scafatese, che non va oltre l’1-1 contro l’Akragas ultimo in classifica. Allo stadio Esseneto di Agrigento a Palazzolo risponde Sowe. Manda un segnale forte il Pompei: dopo aver esonerato Cinelli i campani si affidano a Gianluca De Angelis e battono in trasferta la Nissa grazie ai timbri di Rizzo e Di Piazza.

Vittori esterne fondamentali per Castrumfavara, che espugna il Falcone-Borsellino di Paternò grazie al goal di La Piana, e Città di Sant’Agata – corsara ad Acireale per 2-0. Decidono il match Catalano e Pussetto. Termina in parità, infine, tra Licata e Nuova Igea Virtus (1-1) ed Enna e Ragusa (0-0).

In classifica inizia a crearsi il vuoto tra Scafatese, Siracusa e Vibonese – rispettivamente a 16, 15 e 13 punti – e il resto delle compagini, tutte racchiuse in sei punti, dai dieci della Nuova Igea Virtus ai quattro di Acireale, Sancataldese e e Akragas. 

La top 3 di LaC Sport

Il gradino più alto del podio della sesta giornata va ad Alessio Leveque e non potrebbe essere altrimenti. Il numero 10 del Locri decide il match contro il Sambiase con una punizione magnifica che si spegne all'incrocio dei pali. Per il resto, dimostra di essere uno degli uomini di maggiore talento della squadra allenata da Ciccio Cozza, quell'elemento sempre in grado di inventarsi la giocata di qualità.

Secondo posto per Pietro Terranova della Vibonese, il secondo per lui da inizio campionato. Trascina i suoi contro la Sancataldese prima con l'assist per Giunta e poi con un super goal dai 30 metri. Parole al miele per lui da parte di mister Facciolo, che lo indica come uno di quelli che può sempre far la differenza.

Terzo posto, infine, per il metronomo del Siracusa Alberto Acquadro. Il numero otto siciliano non finisce nel tabellino finale ma è determinante per la vittoria dei suoi: sempre attento davanti la difesa, manda in tilt la retroguardia amaranto con le sue sventagliate. Da una di queste scaturisce il calcio d'angolo che porta al rigore trasformato poi da Domenico Maggio.