Gli azzurri arrivano da una sconfitta dopo quattro vittorie di fila: «Vincere è sempre bello, ma anche domenica contro il Sambiase abbiamo sfiorato i tre punti»
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All'orizzonte c'è il ventisettesimo turno del campionato di Serie D (girone I) e per la Vibonese è in programma l'ostico impegno esterno, in casa del Ragusa. Non devono sicuramente ingannare i tredici punti di distanza in classifica, anche perché i siciliani arrivano tutto sommato da un buon momento mentre la squadra di mister Facciolo, invece, arriva da tre pesanti sconfitte consecutive che hanno complicato (ma non compromesso) la corsa ai play off. Tanta solidità invece nell'ultimo mese da parte dei siciliani.
Iossa presenta la sfida contro la Vibonese
In vista della partita ha parlato, ai microfoni di LaC News24, il responsabile dell'area tecnica del Ragusa, Gaetano Iossa: «Penso innanzitutto che la Vibonese non è una squadra ferita, sicuramente a livello di classifica aveva altre aspettative, e sicuramente domenica scorsa la sconfitta maturata in casa contro il Sant'Agata ancora brucia, ma del resto il calcio è questo e ci stanno anche le domeniche no. Dal canto nostro, il Ragusa affronterà la partita di domenica come sempre, con la stessa tenacia e la stessa voglia, lottando dal primo all'ultimo minuto. Noi o affrontiamo la prima della classe o l'ultima, mettiamo in campo la grinta che ci ha sempre contraddistinto».
Come detto, buon momento per il club siciliano dal momento che, prima della sconfitta in casa del Sambiase, era reduce da quattro vittorie consecutive e tre clean sheets di fila. Ecco allora le sensazioni dello stesso Iossa in merito alla gara di settimana scorsa: «Prima del Sambiase, abbiamo vissuto un momento magico a livello di risultati, dal momento che quattro vittorie consecutive non capitano sempre. Ma del resto, non mi meraviglio, perché so quanto i ragazzi hanno sofferto, specialmente nel girone di andata quando portavamo a casa poco, e so quanti sacrifici hanno fatto e stanno continuando a fare per raggiungere la vittoria. Vincere è bellissimo, specialmente quando si lotta tanto per averla. Domenica scorsa contro il Sambiase sapevamo che non sarebbe stato facile, e potevamo pure parlare di quinta vittoria consecutiva, che l'abbiamo sfiorata. Purtroppo è andata male a livello di risultato, ma se devo vedere la prestazione, sono molto soddisfatto della squadra e dei singoli giocatori, perché hanno fatto una grossa prestazione, come del resto stanno facendo da cinque settimane a questa parte». E le parole del direttore tecnico sono accompagnate anche dai fatti se si considera che, nel girone di ritorno, il Ragusa ha realizzato 15 gol e meglio hanno fatto solo le prime due della classe e poi Vibonese e Igea Virtus: «Io preferirei di non parlare solo di un reparto. Penso che se un reparto funziona, significa che tutto funziona, dalla difesa all'attacco. Mi piace dire semmai che è l'intero gruppo squadra che funziona».
Ecco come ci arriva la squadra: «Come ogni settimana, i ragazzi si stanno allenando con il solito sprint, senza pensare alla classifica o ad altro, ma avendo in testa solo l'impegno di fare bene una volta che l'arbitro fischia l'inizio della partita. A fine settimana sarà il mister che valuterà chi potrà andare in campo a giocare e chi no. L'ultima parola spetta sempre a lui».
Il direttore tecnico traccia il percorso
Attualmente 32 punti conquistati, ma per lo stesso direttore Iossa il percorso è ancora lungo: «È vero che abbiamo accumulato fino a oggi 32 punti, ma non siamo per niente in una zona tranquilla. Se guardiamo la classifica, distanziamo dalla zona play out di soli 4/5 punti, e sono quelli che ci danno sempre l'adrenalina partita dopo partita, nel darci la spinta nel fare bene e del nostro meglio. Il nostro obiettivo attualmente è raggiungere quanto prima la salvezza, se poi riusciamo a raggiungerla anzitempo ancora meglio». Un percorso tutto sommato positivo, ma si può fare sempre meglio, e di fatti qualche rammarico i siciliani se lo portano: «Ci sono state delle partite dove potevamo fare qualche punto in più - continua il direttore tecnico - sicuramente qualche vittoria sfumata, qualche punto lo abbiamo regalato facendo degli errori, ma va bene così. Ormai il passato non si può cambiare, possiamo solo vivere il presente e su questo lavorare per il futuro, cercando di non fare gli stessi errori del passato».