Meno due e poi si tireranno le somme. Due partite al termine. Centottanta minuti decisivi tanto Serie D quanto in Lega Pro. L'8 maggio sarà game over. Tra lacrime e sorrisi sarà il giorno degli addii alla terza serie nazionale, ma anche il giorno della speranza di rientrare tra i prof dalla finestra dopo un anno durissimo in Serie D attraverso i play off.

 

Condizione necessaria per avere qualche chance di ripescaggio insieme alle retrocesse dal piano superiore. Quattro, infatti, dovrebbero essere le formazioni ripescate tra quelle scivolate in D, e due quelle tirate in Lega Pro tra le vincitrici dei play off del massimo torneo dilettanti.

 

Tutto questo per riportare il format della serie C a 60 squadre, 20 per ogni girone. Come è nelle intenzioni del presidente Gravina, come, pare, sia nelle corde anche della figc del presidente Tavecchio, il quale nell'ultimo consiglio federale ha dato già il via libera al nuovo format abbassando, tra l'altro, la fideiussione da 600 a 350mila euro, solo per i club con monte ingaggi inferiore a 1,5 milioni.

 

Ancora in stand-by la proposta delle squadre "B" dei club di serie A, come accade in Spagna. Formazioni che non avrebbero diritto alla promozione, ma che scenderebbero in campo con l'obiettivo di valorizzare i propri prodotti da offrire poi alle grandi squadre.

 

Possibilità che comunque al momento pare remota. Più praticabile la strada dei sei posti da assegnare attraverso i ripescaggi. Obiettivo già dichiarato dalla Vibonese, che avrebbe già stilato un progetto Lega Pro e dalla Reggina che avrebbe pronto il piano Serie C.

 

Aspettando la qualificazione ai play off, ovviamente, ancora tutta da conquistare.