VIDEO | Il difensore rossoblu parla del successo sul Rende e guarda alla difficile trasferta di Viterbo e lancia la sfida
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Vibo Valentia. Stadio “Luigi Razza”. Quartier generale della Vibonese. Dopo aver spezzato l’incantesimo riportando il successo dentro le mura amiche, la squadra di Nevio Orlandi alza il ritmo in vista della trasferta di Viterbo. Lì dove ad attendere i rossoblu ci sarà la Viterbese, scesa in campo proprio nelle ultime ore per il recupero della settima giornata contro la Virtus Francavilla. Intanto sul manto erboso dell’impianto di via Piazza d’Armi il lavoro continua. C’è concentrazione. Applicazione. Scappa anche qualche sorriso. La vittoria è sempre la miglior medicina. Come conferma il difensore Andrea Malberti: «Era una vittoria troppo importante per noi soprattutto dopo una serie di partite in cui non siamo riusciti a mettere in tasca quando avremmo dovuto e, in alcuni casi, meritato. Per noi – continua - tralasciando il successo di Matera, è la prima vittoria del 2019. Non ce lo dimentichiamo. Quella che ci permette di poter giocare le ultime gare di campionato senza troppi pensieri legati alla salvezza». L’obiettivo stagionale iniziale, divenuto con il passare delle settimane, solo il primo da raggiungere. «E’ vero – commenta – se continuiamo così possiamo toglierci ulteriori soddisfazioni. La partita di domenica ha dimostrato che siamo un gruppo forte, che ha imparato anche a gestire i risultati. Una squadra che ha fame e che sa soffrire. Aspetto quest’ultimo – sottolinea – decisivo man mano che le partite diventano sempre meno». Sette gare al termine. Sette finali a Vibo Valentia. La prima domenica sul campo della Viterbese: «E’ una bella squadra – spiega – che nel match d’andata dimostrò tutto il suo valore qui a Vibo nonostante la sconfitta e tutte le note vicissitudini vissute prime di quella partita. Domenica giocheranno anche per vendicare quella debacle. Ormai anche loro sono in corsa playoff e non vorranno certo fermarsi in casa ma – chiosa – noi non lasceremo nulla al caso. Li affronteremo a viso aperto e a testa alta perché abbiamo dimostrato di non avere paura di nessuno».