C’è il Catanzaro al comando. E questa non è una novità. C’è il Crotone che prova a tenere vivo il torneo e pure in questo caso non si scrive nulla di nuovo. E ci sarebbe anche il Pescara, ma le ultime due sconfitte lo hanno fatto precipitare a -9 punti dalla vetta e al momento fuori dai giochi.

Quindi, alle spalle delle prime tre, c’è un altro campionato, formato da 17 squadre, al momento racchiuse in 13 punti, praticamente tutte in fila indiana, per un grande equilibrio, confermato anche dai sei pareggi usciti fuori nel turno infrasettimanale.

In basso si è staccato un po’ il Messina dopo il ko di Foggia, dove Lewandowski ha vinto il primo duello con Petermann, parandogli un rigore, ma ha perduto il secondo scontro, quando l’ex centrocampista della Vibonese lo ha castigato con un perentorio colpo di testa in elevazione.

Perdendo a Catanzaro il Giugliano ha abbandonato il quarto posto, adesso occupato dall’altra matricola Cerignola, a cui è bastato il pari in casa di un Potenza che continua a pareggiare: 11 volte in sedici giornate. Stenta a rialzarsi la Turris, stavolta tradita da Giannone, che sbaglia un calcio di rigore, ma è anche bravo Savini dell’Andria.

Tira fuori la testa dalla zona play out la Virtus Francavilla, in grado di piegare il Pescara e di fare, sia pur indirettamente, un favore a Crotone e Catanzaro. E guarda caso domenica alle 14,30 proprio la Virtus dell’ex Calabro sarà impegnata al Ceravolo contro la capolista.

Il punto preso dal Crotone in casa del Taranto non è da disprezzare, tutt’altro. La squadra rossoblù viaggia a ritmi elevati, ma la sua sfortuna è quella di aver incrociato un Catanzaro che procede a livelli straordinari. Con gli attuali 38 punti, infatti, il Crotone sarebbe largamente al comando negli altri due gironi. E domenica, per gli squali, nuova trasferta in Puglia, stavolta in casa del Cerignola.