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Reggina bella di notte. Magica. Come la serata di Bianchimano. L’eroe del “Granillo” versione Catania. È l’attaccante scuola Milan a far esplodere la gioia di tifosi amaranto al minuto 95’ con un gol che taglia le gambe agli etnei e regala i tre punti ai Maurizi boys. Era stato sempre lui a spezzare gli equilibri al 18’. Nel mezzo il pari di Curiale. Un dettaglio spazzato via con una prestazione sontuosa del centravanti amaranto. Davvero tanta roba. Al pari del portiere di casa, Cucchietti, che nel primo quarto d’ora para di tutto a Mazzarani e compagni. Finisce 2-1 e per la Reggina è settima piazza in classifica. Una festa rovinata, tuttavia, da uno striscione vergognoso: “Nessun elefante vi protegge…prima o poi la lava vi distrugge“. Sullo sfondo del lenzuolo l’Etna in eruzione, con la città ai suoi piedi ricca di palazzi e croci. Un messaggio dal chiaro significato che poco ha a che fare con il calcio ed il buon senso, in una settimana, tra l’altro, infuocata per la vicenda “Anna Frank”.
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Si blocca il Rende. La corsa in graduatoria generale dei biancorossi si interrompe a Castellammare nel giorno in cui la Juve Stabia ritrova pubblico e stadio. Decide il match un lampo di Paponi. Resta completamente al buio, invece, la sfida del “Ceravolo” tra Catanzaro ed Andria. I pugliesi rinunciano praticamente a giocare (anche se nel secondo tempo creano qualche pericolo dalle parti di Nordi) e le aquile giallorosse restano in gabbia. Finisce 0-0 tra i fischi dei tifosi. E lunedì super match tra Lecce e Cosenza che chiuderà l’undicesima giornata di Serie C.