Dal Friuli alla Sicilia. Da Udine, dov’è nato, alle giovanili del Palermo, per crescere, imparare e sognare. Poi arriva il Sassuolo e quindi ecco le esperienze con Olbia e Cesena, in Serie C.

 

Ed è in Emilia Romagna che il direttore sportivo della Vibonese, Gigi Condò, è andato a prendere Leonardo Marsòn, classe ’98, fra le note liete di questo avvio di campionato. Fra i pali la Vibonese poteva già contare sull’esperienza e sull’affidabilità di Riccardo Mengoni e adesso sa che può anche puntare su questo portiere giovanissimo (23 anni li compirà il prossimo 5 gennaio).

 

Il tecnico Angelo Galfano gli ha dato fiducia a partire dalla gara con il Foggia, ma è con la Ternana che Marsòn ha iniziato a riscuotere consensi, con un paio di interventi di rilievo, anche se si è fatto sorprendere direttamente dalla bandierina del calcio d’angolo. Da lì in poi sempre titolare, con una sicurezza via via maggiore e qualche bella parata, a dare fiducia al reparto ed anche a se stesso.

 

Il capolavoro lo ha compiuto a Bari, sventando il calcio di rigore dello specialista Antenucci. Un intervento decisivo, mettendo a frutto il lavoro settimanale svolto con il preparatore Salvatore Periti, una colonna della Vibonese, che sa far migliorare tutti gli estremi difensori e che, fra le tante cose, dedica tanto tempo a studiare gli avversari.

 

Gran bel colpo di mercato, quello di Marsòn. Deve però continuare a lavorare e a migliorare, ma il suo exploit dimostra e conferma che di portieri giovani e bravi, in Italia, ce ne sono tanti. Ed a quelli come Leonardo Marsòn che va concessa fiducia e va data la possibilità di crescere.