Tre punti nelle ultime sette giornate. Ecco il pessimo biglietto da visita di una Vibonese sempre più desolatamente fanalino di coda del campionato. Per provare a rialzarsi, in attesa di intervenire pesantemente sul mercato, i rossoblù di D’Agostino devono battere il Campobasso per quello che è un nuovo scontro salvezza da disputarsi fra le mura amiche. La vittoria, l’unica fra l’altro ottenuta finora, manca dal 17 ottobre.

Vibonese contro Campobasso

La posizione dell’allenatore è sempre più a rischio, anche se con questo materiale a disposizione, chiunque farebbe fatica. Gli errori compiuti nelle scelte estive, anche per via di un budget troppo contenuto, hanno determinato questa situazione, la peggiore degli ultimi anni. Una situazione che ha determinato l’allontanamento progressivo del pubblico dagli spalti.

Domenica a mezzogiorno al Luigi Razza ecco questo Campobasso che non vince da sei partite e che ha pure la peggiore difesa del torneo con 30 reti al passivo. A conti fatti una squadra abbordabile, ma con 8 punti in più della Vibonese e che ha dimostrato di giocare a viso aperto, ovunque e con chiunque. Non a caso con 23 gol ha il quinto miglior attacco del campionato. Gaetano D’Agostino dovrà rinunciare agli squalificati Gelonese e Vergara. Difficilmente è previsto l’utilizzo dell’infortunato Spina, assente da tre partite. Si spera di recuperarlo per la successiva gara con l’Avellino.

Le parole di D’Agostino

«Siamo in quella situazione e in quel momento del campionato in cui c’è poco da dire. Il nostro compito è quello di parlare sul campo durante la settimana e la domenica in partita. Non è più tempo di ragionamenti, ipotesi, previsioni, eccetera. Ciò che conta di più ora è il risultato». Inizia così l’analisi di Gaetano D’Agostino in vista della partita con il Camponasso.

Quindi il tecnico aggiunge: «Non lo meritiamo ma siamo ultimi in classifica. Per episodi sfortunati ma anche per colpa nostra. Il risultato ora va al di sopra di qualunque cosa e bisogna conquistarlo ad ogni costo, con massima dedizione alla causa da parte di tutti. È quello che ho detto ai ragazzi in questi giorni. È quello che ripeterò domani prima del fischio d’inizio soprattutto a chi sarà chiamato a scendere in campo dal primo minuto anche alla luce delle assenze importanti che avremo».

Ed infine: «Il Campobasso ha qualità e si gioca la partita a viso aperto sia in casa che fuori. Partirà subito forte com’è abituato a fare. Noi dovremo partire ancora più forte di loro, con l’agonismo e gli stessi occhi che ho visto in avvio di ripresa a Foggia».