La vigilia lo aveva preannunciato. La “dead-line” del 30 giugno rischiava di tagliare fuori piazze importanti di serie C. E così è stato. Non un’ecatombe come negli anni passati. Ma le lacrime non sono mancate. A piangere i tifosi del Martina Franca, destinato al fallimento,  e dello Sporting Bellinzago.  Problemi per Pavia e Rimini. Dubbi a Modena dove tuttavia dovrebbe essere stato completato tutto l’iter in extremis. Si è iscritta la Carrarese, dentro all’ultimo respiro pure Prato e Modena. Da valutare se nei plichi consegnati in Lega tutti i parametri siano stati rispettati. Entro il 30 giugno bisognava depositare anche la fidejussione da 350 mila euro. Un dettaglio che, pare, in molti non siano riusciti a documentare nei tempi prestabiliti. Nessun intoppo, invece, per le due calabresi Catanzaro e Cosenza. In caso di bocciatura da parte della Co.Vi.Soc, i club attenzionati avranno tempo fino al 15 luglio per integrare la con documentazione, solo dopo aver inoltrato ovviamente istanza di ricorso. Queste, a prescindere partiranno con una penalizzazione. Ma a fare notizia oggi sono i due posti sicuramente in più in terza serie. Per ripristinare il format a 60 squadre non mancano solo sei società ma otto.

"Mors tua vita mea". Condizione che fa sorridere le squadre ripescabili in serie C. Un esercito di club inseriti in quella famosa graduatoria che mette in fila le società retrocesse dalla terza serie, le vincenti e le perdenti play off di serie D. Nella prima tornata di ripescaggi si procederà a chiamare, alternandole, una retrocessa della scorsa stagione di Lega Pro e una vincente dei playoff di Serie D. Tra le prime, sono fuori dai giochi Pro Patria, L'Aquila, Savona e Ischia mentre sono ripescabili Melfi, Lupa Castelli Romani, Cuneo e Lupa Roma. Tra le seconde nessuna chance per Caronnese e Campodarsego. La Corregese si è tirata fuori al pari del Gavorrano. Il Lecco ha problemi finanziari la Cavese è stata penalizzata per inadempienze amministrative.  Spazio quindi a Fano, Fondi e Olbia.  Qualora la prima chiamata non dovesse bastare per riprIstare il format a 60 squadre si procederà al secondo giro nel quale tornerebbero in gioco le perdenti delle finali playoff di serie D, le squadre già ripescate in precedenza e altre società disposte a pagare il fondo perduto di 250mila euro. Qui buone possibilità per Lavagnese, Forlì, Francavilla e Campobasso, mentre sono out per vari motivi Frattese, Torres, Belluno, Seregno e Montecatini. Nella bagarre anche il Taranto e soprattutto la Reggina e la Vibonese. Ad oggi solo quattro posti più in la rispetto a quelli disponibili nella nuova serie C.