Guarascio lascia lo stadio 20' prima della fine a margine del 5-1. La formazione di Viali resta all'ultimo posto in classifica, a nulla è valso l'eurogol di Marras
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La Serie C per il Cosenza è davvero dietro l'angolo. Il 5-1 con cui il Como ha sconfitto i rossoblù ha il suono di un de profundis per Rispoli e compagni. Restano dodici partite a Viali (o chi per lui perché la panchina traballa come non mai) per scongiurare una retrocessione che inizia a turbare i sonni dei tifosi.
Anche in riva al Lario sono arrivati in mille unità ed hanno fatto un gran tifo, ben oltre il 90'. Nella ripresa, una volta imbarcata tutta l'acqua possibile, hanno ripreso a contestare Eugenio Guarascio. Il presidente, mestamente inquadrato dalle telecamere di Dazn, ha accusato la disfatta abbandonando l'impianto molto prima del triplice fischio finale. In questo momento è un uomo che più solo non si potrebbe.
Delic dall’inizio
Viali, dopo gli infortuni di Zarate e Praszelik, lancia il croato Delic dal primo minuto al centro dell’attacco. Pessima la sua prova: sarà ricordato solo per un gol fallito da un metro. A suo sostegno c’è Nasti, mentre Marras e D’Orazio agiscono larghi sulle fasce. Cortinovis funge anche da raccordo col centrocampo e si posiziona sulla stessa linea di Calò e Bresciani.
Davanti a Micai si ricompone la coppia Rigione-Vaisanen, ma sul centrodestra c’è Venturi che viene preferito a Rispoli: il modulo è il 3-5-2. Longo, invece, affida la regia a Fabregas ed affianca Gabrielloni a Cutrone. Alle loro spalle largo all’estro di Parigini. Baselli si fa male subito complicando i piani dei lariani e a margine di qualche giro d’orologio lascia il posto a Iovine.
A Gabrielloni risponde Marras
Il Como non si fa distrarre dall’infortunio del centrocampista e al 13’ passa in vantaggio. Fabregas pennella una palla velenosa dalla lunetta e Gabrielloni insacca di testa senza incrociare l’opposizione di Rigione o l’uscita di Micai. Il pareggio al 26’: Marras realizza un gol pazzesco e riscatta il rigore sbagliato contro il Sudtirol. L’esterno si accentra dalla destra e trova un corridoio libero da ostacoli. nei pressi dell’area lascia partire un mancino che si insacca sotto l’incrocio: prodezza. A seguire un’occasione per parte. Vaisanen sugli sviluppi di un corner spara alta, Cutrone concede la chance del riscatto al portiere dei Lupi che si distende e gli dice di no.
Cosenza, è notte fonda
Poco prima di rientrare negli spogliatoi Vaisanen tocca con le mani il pallone laddove non si può. Cutrone si presenta dal dischetto e fa secco Micai che però aveva intuito e sporcato la sfera di cuoio. I Lupi restano sotto la doccia perché, appena rientrati in campo, arriva il 3-1. Gabrielloni si gira e centra il palo. Sul tap-in Pierozzi la rimette in mezzo e D’Orazio fa autogol. Erano passati appena 40 secondi dall’inizio del secondo tempo. La mazzata è terribile e si somma dall’errore, da matita blu, di Delic che viene sostituito dopo aver fallito il 3-2 e al netto di una prestazione impalpabile. La legge del calcio non fa sconti e quindi arriva il 4-1 con Ioannou in contropiede, poco prima subentrato dalla panchina. Il Cosenza alza bandiera bianca, ma non basta perché Gabrielloni cala il poker e Guarascio, contestatissimo, lascia con venti minuti di anticipo il Sinigaglia.
Il tabellino di Como-Cosenza
COMO (3-5-2): Gomis; Odenthal, Scaglia, Binks; Pierozzi (30’ st Fargò), Bellemo, Fabregas (21’ st Arrigoni), Baselli (11’ pt Iovine), Parigini (21’ st Ioannou); Cutrone (21’ st Mancuso), Gabrielloni. A disp.: Ghidotti, Cagnano, Chajia, Canestrelli, Blanco, Vignali, Da Cunha. All. Longo
COSENZA (3-5-2): Micai; Venturi (14’ st Rispoli), Rigione, Vaisanen; Marras (35’ st Agostinelli), Brescianini, Calò, Cortinovis (14’ st D’Urso), D’Orazio; Nasti (35’ st Zilli), Delic (14’ st Finotto). A disp.: Marson, Martino, Meroni, La Vardera, Kornvig, Florenzi, Voca. All.: Viali
ARBITRO: Feliciani di Teramo
MARCATORI: 13’ pt Gabrielloni (Co), 26’ pt Marras (Cs), 48’ pt Cutrone (Co, rig.), 1’ st D’Orazio (Co, aut.), 25’ st Ioannou (Co), 31’ st Gabrielloni (Co)
NOTE: Spettatori circa 4500 con un migliaio di sostenitori ospiti. Espulsi: -. Ammoniti: Nasti (Cs), Brescianini (Cs), Ioannou (Co). Angoli: 6-2 per il Cosenza. Recupero: 5’ pt - 3’ st