La ventottesima giornata del campionato di Serie B era caratterizzata dal big match di vertice tra Sassuolo e Pisa, con l'ennesima prova di forza della capolista emiliana. Continua il buon momento del Catanzaro, al suo decimo risultato utile consecutivo, così come quello del Palermo che entra in zona play off. In tutto questo, però, c'è un Cesena che continua a stupire e che sale al sesto posto frutto di tre vittorie e un pareggio nelle ultime quattro gare.

Artico ospite a 11 in Campo

Della squadra bianconera se ne è parlato alla trasmissione di 11 in Campo, condotta da Maurizio Insardà e in onda ogni lunedì (alle 21:30) su canale 11 del digitale terrestre, insieme al direttore sportivo del club, Fabio Artico: «Innanzitutto è un campionato molto equilibrato, basti guardare la classifica. Non c'è differenza tra prima e ultima della classe dal momento che conta più che altro la motivazione».

E ancora: «Ci sono squadre che hanno investito parecchio ma che stanno trovando difficoltà, in ogni caso tutto è ancora aperto, a parte il primo posto del Sassuolo».
Il ds bianconero si sofferma poi sulla vittoria contro la Salernitana: «Sta avendo delle difficoltà in questa stagione ma possiede giocatori di esperienza e che la Serie B l'hanno anche vinta. Diciamo che sabato gli episodi ci sono girati anche a favore, per questo penso che la Salernitana meritasse qualcosina in più. Noi abbiamo portato a casa più di quanto abbiamo prodotto».

Capitolo mercato, ecco le scelte che hanno portato all'impostazione dell'ultima finestra invernale: «Ho fatto alcune operazioni con ragazzi che hanno chiesto la cessione, dunque preferisco avere ragazzi motivati piuttosto che uno più forte qualitativamente ma che ha la volontà di andare via. Il senso di appartenenza fa la differenza ed è stata questa la nostra visione».


Artico conclude con due battute sulle calabresi: «Del Catanzaro mi prenderei Stefano Scognamillo, ragazzo professionale e che si impegna ogni giorno. Quanto al Cosenza, io penso che non è assolutamente spacciato e domenica contro il Modena meritava la vittoria. Nell'anticipo di venerdì i rossoblù affronteranno la Reggiana e dunque possono riaprire totalmente la corsa alla salvezza, anche perché il Cosenza sta facendo il percorso che doveva fare ma con la penalizzazione che lo ha messo in una situazione di continua rincorsa».

Tullio Calzone: la panoramica generale

Chiuso il capitolo Cesena, focus sugli altri campi, a partire dal big match grazie all'analisi di Tullio Calzone, giornalista de Il Corriere dello Sport: «Diciamo che non reputo il campionato chiuso, ma era sicuramente un'occasione importante che il Sassuolo ha sfruttato e adesso ha scavato un solco soprattutto sul terzo posto. Inoltre dati e numeri non mentono mai e stanno premiando il club neroverde. C'è anche da dire che il Pisa ha avuto un po' di sfortuna, se si considera la traversa colpita».

Continua poi Calzone: «La Juve Stabia viene da due sconfitte ma ha fatto vedere tanti giocatori interessanti. Il campionato di Serie B è vivo ma i nostri giovani non vengono adeguatamente valorizzati, dunque bisogna trovare un meccanismo premiale per cercare di invertire questa cosa. Prendere un ragazzo di altri paesi è più facile perché un italiano forse ha una serie di tutele ma se vogliamo tornare protagonisti in Europa dobbiamo cambiare queste cose».

Catanzaro, il percorso continua

Ampio spazio anche per le due calabresi, con il Catanzaro che continua nella suo percorso e un Cosenza che, nonostante sia sull'orlo del precipizio, sta continuando a lottare andando vicina alla vittoria sul campo del Modena ma ripresa poi nel finale. Iniziando dalle Aquile, ecco il pensiero di Giampaolo Cristofaro riguardo l'ultimo pari interno contro la Reggiana: «Nel primo tempo la Reggiana ha avuto innumerevoli occasioni mentre, nella ripresa, si è visto il Catanzaro delle ultime dieci partite, certo non proprio brillante ma molto tenace. A mio avviso questo pareggio può anche essere visto come due punti persi».

Cosenza, piccola luce in fondo al tunnel

Piccolissimo spiraglio di luce per il Cosenza, come afferma il giornalista Antonio Alizzi: «Il pareggio di Modena dimostra innanzitutto che anche cambiando allenatori i problemi rimangono. Devo dire che ho intravisto un qualcosa di diverso, soprattutto sull'atteggiamento, ma adesso sarà fondamentale la partita contro la Reggiana per cercare di tenere vivo quantomeno lo spiraglio per il quartultimo posto. A mio avviso tutto è ancora aperto e ci sono giorni per poter lavorare».


Infine sulla cambio in panchina: «Gli allenatori erano già in casa, tranne Portanova, e penso che dal punto di vista umano sia stata la scelta più giusta. È stato sensato perché chi è stato chiamato a guidare il Cosenza conosce già l'ambiente e i giocatori. Voglio però sottolineare che la causa della mancanza di risultati non è stata Alvini, bensì i mancati movimenti sul mercato di gennaio dal momento che la società non è intervenuta come doveva».