Una sconfitta che fa male, perché arriva contro una diretta concorrente per la salvezza. Considerato il divario tecnico, però, non è certo un azzardo pensare che il Venezia si possa tirare fuori dalle sabbie mobili della classifica con maggiore facilità.

Una rete di Crnigoj e una prodezza di Tessman stendono il Cosenza dopo quattro risultati utili consecutivi. La crescita auspicata dall’allenatore non c’è stata. Così come la cattiveria sotto porta.

Modolo subito ko

Viali recupera Marson, ma, oltre a Martino e Gozzi infortunati, perde Butic (febbre) e Calò (fastidio muscolare). In attacco lascia in panchina Larrivey e lancia Nasti dal 1’: l’esperimento durerà appena un tempo. A centrocampo la regia è affidata a Voca, con Brescianini e Florenzi ai suoi lati. Dietro c’è La Vardera, classe 2002, ad agire da terzino sinistro: il suo sarà un match negativo.

Vanoli invece disegna il 3-5-2 con Pohjanpalo e Johnsen coppia offensiva, ma perde il capitano Modolo dopo appena 9’. Al suo posto dentro Svoboda che va a creare subito scompiglio in area avversaria su un calcio d’angolo. Sugli sviluppi Ceccaroni stacca indisturbato di testa, ma non centra il bersaglio. Cosa che farà anche più avanti sfiorando il montante.

Cernigoi non sbaglia

Il match si sblocca al 18’ grazie alla progressione centrale di Crnigoi che con un diagonale sfrutta la sponda del palo e gonfia la rete. Nell’occasione imprecisa la fase di non possesso ospite, con una mancata copertura su Johnsen che indovina il corridoio giusto per la mezzala, inseguita vanamente da La Vardera. E il Cosenza? Si affida a qualche ripartenza, si vede annullare per offside un gol di Nasti e alza un po’il baricentro nel finale quando i padroni di casa calano. Troppo poco, come di sovente avviene, fino al break.

Viali cambia, ma segna Tessmann

Oltre a Larrivey, Viali lascia sotto la doccia anche Brescianini e lo sostituisce con Kornvig. Un’altra manciata di minuti e passa alle due punte gettando nella mischia Zilli. I Lupi provano a stazionare con costanza nella metà campo avversaria, ma quando Florenzi perde un pallone sanguinoso serve il miglior Marson su Pohjanpalo. Il portiere dei Lupi alla mezzora mette male la barriera e Tessmann non perdona: punizione chirurgica e 2-0. Sono i titoli di coda.

Il tabellino di Venezia-Cosenza

VENEZIA (3-5-2): Joronen; Wisniewski, Modolo (9’ st Svoboda), Ceccaroni; Candela, Crnigoj (33’ st Cuisance), Tessmann, Andersen (20’ st Busio), Zampano; Pohjanpalo (20’ st Novakovich), Johnsen (33’ st Pierini). A disp.: Bertinato, Mäenpää, Haps, Fiordilino, Zabala, St Clair. All.: Vanoli
COSENZA (4-3-2-1): Marson; Rispoli (31’ st Merola), Rigione, Vaisanen, La Vardera (38’ st Vallocchia); Brescianini (1’ st Kornvig), Voca, Florenzi; Brignola, D’Urso (13’ st Zilli); Nasti (1’ st Larrivey). A disp.: Matosevic, Meroni, Camigliano, Venturi, Panico, Calò, Sidibe. All.: Viali
ARBITRO: Volpi di Arezzo
MARCATORI: 18’ pt Crnigoi (V), 30’ st Tessmann (V)
NOTE: Spettatori circa 2000 con 484 tifosi ospiti. Ammoniti: La Vardera (C), Zampano (V), Joronen (V), Vaisanen (C), Candela (V). Angoli: 7-3 per il Venezia. Recupero: 3’ pt  5’ st

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